Bari, il gruppo di ballo Virus Emme: quando la mazurka è ''klandestina''
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lunedì 27 luglio 2015
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di Anna Maggio
“Mazurkari” perché è proprio la mazurka francese la principale danza da loro praticata, “klandestini” perché ballano senza chiedere permessi: si appropriano degli spazi pubblici, fanno partire la musica e danzano per ore. Basta che qualcuno lanci l’evento sui social network e il gioco è fatto: ci si vede nel luogo indicato e si parte.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il fenomeno è nato a Milano cinque anni fa e ha preso piede in tutto il Paese, facendo migliaia di proseliti. Anche Bari ha un gruppo, si chiama “Virus Emme” e conta 626 iscritti su Facebook. E’ stato fondato tre anni fa dalle cinquantenni Rosa Potenza e Patrizia Molinese. All’interno di “virus” c’è un’organizzazione formata da cinque persone che si occupa di programmare gli eventi in Puglia o nel resto d’Italia, aggiungendosi ad altri gruppi klandestini: chi ha voglia si unisce comunicandolo sui social.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nel capoluogo pugliese li abbiamo visti danzare sulla Muraglia e nei pressi del Castello svevo (vedi video), ma anche di fronte alla Cattedrale di Trani o ad Alberobello (vedi foto galleria). «Bari è sempre stata una città accogliente, non abbiamo mai avuto problemi - afferma la 49enne Francesca -. Ogni tanto intervengono delle pattuglie della Polizia municipale, ma gli agenti quando si rendono conto che non facciamo nulla di male, se ne vanno via divertiti».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Una “mazurka klandestina” può durare anche tutta la notte: si comincia alle dieci di sera e si va avanti fino alle sette del mattino. Diverse sono invece le “skegge”, che si chiamano così proprio perché sono più veloci: durano dalle 20 fino al massimo a mezzanotte. I ballerini sono spesso accompagnati da musicisti che si cimentano soprattutto con la fisarmonica diatonica o “organetto” (nella foto). E quando non si può avere la musica dal vivo, basta un lettore mp3 e una cassa per far partire le danze.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La mazurka però non è il solo ballo praticato. C’è il bourrèe, l’an dro, il rondeau, la chapelloise, la polka. Tutte danze molto lente, che si ballano al buio e rappresentano momenti di “condivisione, magia e forte comunicazione non verbale. Viaggi lungo un percorso fatto di vento”, come si legge sul gruppo facebook di Virus Emme. «Se ad esempio i ritmi latini americani sono un “mare in tempesta”, la mazurka è un mare calmo e dolce», sottolinea sempre Francesca.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«La mazurka come dice il nostro nome è un virus – afferma la 51enne Roberta -. Una “malattia” che quando ti prende non ti molla più».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Qui il gruppo facebook dei “Virus Emme.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
(Vedi galleria fotografica)
Nel video una mazurka clandestina davanti al Castello Svevo di Bari, nel settembre 2014:
© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
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Anna Maggio
Anna Maggio
I commenti
- Lucia - Ciao, sono Lucia, una delle appassionate ballerine di virus EMME...Grazie x il bell'articolo che ci hai dedicato in cui descrivi cosa sono le Mazurche Clandestine e le Schegge...Noi a Bari balliamo davvero tanto il folk francese...abbiamo preso questo Virus, questa malattia virale, da parecchi anni oramai...Io personalmente ballo le danze folk francesi dal 2000 e quindi da ben 15 anni...ovviamente il fenomeno si è evoluto in questi anni e sono così in seguito nate le Mazurche Clandestine e le Schegge...Molte delle foto (alcune didascalie delle foto e dei luoghi sono errate) che accompagnano l'articolo risalgono allo scorso 13 dicembre 2014, Santa Lucia: abbiamo infatti festeggiato il mio onomastico, decidendo di ballare ad Alberobello proprio sul belvedere, nella piazzetta accanto alla chiesetta di Santa Lucia, appunto!! Rivederle mi ha emozionato molto!! Ballare così è un divertimento unico, meraviglioso, appassionante...bisogna provarlo!!!