A Valencia si sforna focaccia barese: «Neanche gli italiani in vacanza la conoscono»
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martedì 6 settembre 2016
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di Mina Barcone
Così nel 2012 Gianfranco apre con la moglie il suo esercizio commerciale: “Lo spuntino”, una piccola pizzeria d’asporto nella città vecchia di Valencia, riscuotendo da subito un buon successo. Ma dopo un anno capisce che la pizza gli va stretta: decide allora di cimentarsi anche nella preparazione di focacce. Consulta varie ricette, prova a realizzarne diverse, ma nessun tentativo porta però al risultato sperato. «I prodotti che realizzavo sembravano sempre troppo caserecci – ammette – non avevano quel sapore gustoso della focaccia fatta a Bari: mancava sempre un “qualcosa”, ma non riuscivo a capire cosa fosse».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Gianfranco decide così di ritornare in Puglia, alla ricerca del “segreto” della vera focaccia barese. Gira tra massaie e panettieri di Bari e provincia che lo aiutano nella sua impresa, non solo mostrandogli il giusto procedimento di lavorazione, ma soprattutto facendogli capire che la focaccia barese va preparata necessariamente con ingredienti locali.
«E quindi – racconta il 43enne - feci scorta di farina di Altamura, olio, pomodori e origano e me ne tornai nella mia piccola pizzeria a Valencia, dove mi resi conto di quanto i maestri baresi avessero ragione: finalmente la mia focaccia aveva quel sapore che cercavo da mesi».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
All’inizio però gli spagnoli mostrarono una certa diffidenza nei confronti del nuovo prodotto: pensavano fosse semplice pane con pomodoro. «La svolta avvenne quando decisi di offrirne un pezzo a chiunque entrasse nel locale – afferma il pizzaiolo – e il successo fu immediato. In città si sparse la voce e da quel momento siamo diventati un punto di riferimento culinaro sia per gli spagnoli che per gli italiani in vacanza».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Gianfranco però ha un appunto da fare. «Gli italiani che vengono da me non conoscono la focaccia barese – dice - mi chiedono se sia simile a quella genovese, a quanto pare molto più conosciuta. Questo mi ha lasciato molto sorpreso. La nostra è un’eccellenza culinaria che andrebbe maggiormente valorizzata ed esportata: se Napoli ha la pizza, Bari ha la focaccia. Perché non farlo diventare il nostro simbolo nel mondo?».
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