Facebook, c'è chi dice no: poca privacy in un mondo fatto di finzione
Letto: 8120 volte
lunedì 10 dicembre 2012
Letto: 8120 volte
di Dominga D'Alano e Marco Montrone
Una decisione per nulla scontata, visto che ormai Facebook non viene più utilizzato solo per mantenere contatti con amici e conoscenti, ma è diventato uno strumento per creare consenso, promuovere iniziative, per informarsi e per essere in linea pronti a ricevere notizie che arrivano da ogni angolo del globo. Un esempio su tutti: l'appello sulla riduzione del debito pubblico americano lanciato dal presidente Usa, Barack Obama è stato diffuso prima sui social network e dopo sui classici media.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Allora? Perchè si decide di "non stare su facebook"? Alcuni semplicemente gli preferiscono altri social network. Come Dario, che lo snobba per la sua "natura di massa" e punta su «social network professionali, che servono a diffondere il sapere, a differenza delle piazze virtuali». Altri invece considerano facebook "pericoloso", come il 28enne studente Stefano, «per le implicazioni commerciali che ci sono dietro, come ad esempio i giochi online con le dipendenze che questi possono creare».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma la maggiore preoccupazione resta la tutela della privacy.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Passo giorno e notte al contatto con il pubblico - dice il 28enne panettiere, Leo -sarei un pazzo a mettere online quel po' di vita privata che mi resta». Dello stesso parere è il 25enne Gianluca: «Detesto farmi i fatti degli altri e preferisco salvaguardare i rapporti umani». Davide, 35 anni, ha invece abbandonato facebook «perché non ne potevo più di vedere minata la mia vita sentimentale da vecchie fiamme». La studentessa universitaria Marina, sottolinea definitivamente: «Mi viene voglia di lanciare un urlo quando sbircio gli status dal profilo di mia sorella. Mi chiedo cosa importi al mondo intero se hai la febbre, sei arrabbiata o hai litigato con il tuo fidanzato. Senza dimenticare il fatto che facebook è una gabbia: quando ti arriva una richiesta di amicizia sei obbligata ad accettarla».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Insomma, i social network vengono visti come mezzi che invadono troppo la propria vita. Ma c'è dell'altro. Alcuni pensano che il mondo di facebook sia di fatto, "finto".Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Elena, 27 anni, dopo aver ammesso di essersi "psicoanalizzata" «per tutta la gente che mi ha chiesto come mai non stia su facebook», approfondisce il suo "no" ai social network. «Ho constatato che le persone cambiano la loro vera natura se celate dietro un pc - dice -. E io non ho bisogno di altra finzione. In più non sento la mancanza di ostentare ciò che provo visualizzandolo nel mio "stato", ne' di dire quanto fica sia stata la mia estate o quanto divina io sia nel mio nuovo bikini. Amo guardare negli occhi le persone, vedere la loro emozione, abbracciarle».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Anche la 26enne Stefania, è più o meno dello stesso parere. «Non mi piace costruirmi un'immagine di me - afferma -. Sono certa che finirei per identificarmi con le foto che pubblico, con le cose che scrivo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Quindi facebook sarebbe una "maschera", dietro la quale cercare di nascondersi, celando il proprio vero "io". «Viviamo in un mondo che ci costringe a seguire stereotipi -dice Elena - che ci impone di "apparire" perche' "essere" e' troppo complicato. Ebbene io voglio sforzarmi di essere».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
I commenti
- Silvia - Io sono contraria a fb, profondamente contraria, assolutamente contra, totalmente contraria.