Bari, la storia di Batman e Felix: i due gattini adottati dai ferrovieri della Stazione
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lunedì 9 novembre 2020
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di Marianna Colasanto
Come il mite cane Rufus che ha conquistato la stazione di Molfetta, questi felini non sono sempre facili da incontrare. «Non si vedono molto durante il giorno – spiega il 49enne Francesco, che fa parte della Polizia Ferroviaria –: girovagano e sono sempre impegnati nella cattura dei piccioni, soprattutto Felix. Lui infatti è il “cacciatore”, mentre Batman è più coccolone».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Fisicamente i mici sono quasi identici, entrambi bianchi e neri. Felix però ha il musetto bianco e il pelo intorno agli occhi più scuro (come l’omonimo testimonial dei croccantini), Batman invece ha il viso quasi tutto nero che ricorda appunto l’eroe mascherato dei fumetti. (Vedi foto galleria)
«È stato Antonio, il vigilante che resta qui di notte, a scegliere i nomi: lui è quello che si è affezionato di più a loro e che si sobbarca la spesa per nutrirli – riferisce Francesco –. Ma tutti noi che lavoriamo in stazione li abbiamo un po’ adottati. La sera quando rientrano capita di trovarli accoccolati sui sedili del nostro caddy a farsi le unghie».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Antonio compra infatti il cibo che distribuisce ai colleghi perché tengano sempre piena la pancia dei felini. Il 64enne Lello ad esempio, che è impiegato come “corsetta” (trasporta i macchinisti ai depositi dei treni), ha sempre con sé qualche scatoletta da servire come merenda su un certo muretto designato, nei pressi di una piccola area con aiuola dove i gattini dormono.
Ogni sera alle 19 arriva poi Daniela, 43enne “gattara” che oltre ad essersi occupata delle loro cure veterinarie, porta regolarmente la cena: carne e croccantini che versa sui vassoi di polistirolo nascosti sotto ai cespugli.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E non dimentichiamo i passeggeri, ai quali i mici strappano volentieri carezze e non solo. «Sono affettuosi ma pure furbi – precisa infatti Lello –: se qualcuno è seduto su una panchina a mangiare un panino, Batman si avvicina per scroccarne sempre un pezzo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma da dove arrivano i due animali? «Sono nati due anni fa da Pezzata, una gatta che bazzicava nei dintorni e che ancora si trova qui – ci racconta Lello -. Avevano anche un papà nero e un fratello tigrato che sono spariti, forse li ha portati via qualcuno».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Tra i binari 5 e 6 Ovest incontriamo infatti anche Pezzata, che ha il pelo a chiazze marroni, bianche e nere. Con noi si dimostra guardinga, a differenza dei suoi cuccioli, che invece si lasciano avvicinare, accarezzare e fare i “grattini” sulla testa.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Perché Felix e Batman sono inseparabili e giocherelloni. Li osserviamo mentre si impegnano in una lotta giocosa che sembra un balletto coreografato, per poi rifugiarsi tra i cespugli.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Non lasciano mai la stazione, che conoscono a menadito – conclude il 26enne ferroviere Michele – e quando si stabiliscono sul piazzale non vanno però sui binari: hanno capito che non devono essere attraversati. Si potrebbe dire che in questo sono migliori di tante persone che non riescono proprio a rispettare le regole».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
(Vedi galleria fotografica)
Nel video (montaggio di Gianni De Bartolo) il nostro incontro con Batman e Felix:
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Scritto da
Marianna Colasanto
Marianna Colasanto