Torre Canne, il rito del bagno in mare all'alba del 1° settembre: «Previene i malanni»
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giovedì 2 settembre 2021
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di Eloisa Diomede
Una tradizione diffusa in parecchie cittadine pugliesi (vedi Monopoli), ma che a Torre Canne non è mai stata abbandonata, tenuta sempre viva da persone che si riversano sull’Adriatico da paesi vicini quali Fasano, Locorotondo, Martina Franca o Cisternino.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il motivo? Porterebbe buona salute per il resto dei mesi: una sorta di “vaccino” contro i malanni invernali come influenza, raffreddore e mal di testa. In realtà basterebbe bagnarsi il capo per rispettare la consuetudine, ma la maggior parte dei presenti, “già che c’è”, preferisce calarsi completamente in acqua.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E così anche quest’anno, al sorgere del sole, in centinaia tra bambini, adulti e anziani hanno rinnovato questa pratica oggi chiamata la “Notte azzurra”. In molti hanno pure passato la notte sull’arenile, in attesa del fischio di Rino, il bagnino sul pedalò che, appena spuntata l’alba, ha dato il via libera alla corsa verso il mare.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Lo start è avvenuto alle ore 6.18, tra la musica suonata su da un dj posizionato sulla spiaggia e le allegre grida degli avventori. Giusto in tempo, visto che subito dopo la conclusione della festa si è scatenato un fragoroso temporale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Alla fine del rito abbiamo intercettato alcuni “coraggiosi” bagnanti. «L’acqua era freddina – ci dicono dei ragazzi in coro – e il venticello di maestrale non invogliava l’ingresso in mare. Però è stato divertente e particolare».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Del resto a prescindere dalle condizioni meteo è un appuntamento che non può mancare – afferma il 77enne Mario, di Fasano –. Sin da quando ero piccino ne ho memoria, nei giorni in cui venivo su questa spiaggia con i miei nonni».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
In effetti parliamo di una tradizione molto antica. Secondo il 50enne Marco, che vende panini col polpo sulla piazza del porto, si tratterebbe «di un rituale pagano secolare nato in paesi del Mediterraneo quali Turchia e Grecia e arrivato con il tempo sin qui».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Anche la 60enne barese Assunta, che passa da sempre l’estate a Torre Canne, ci rivela i suo ricordi. «Da bambina, la sera del 31 agosto, vedevo arrivare i carretti trainati dai cavalli provenienti da Cisternino, Locorotondo, Laureto, Pozzo Faceto, Speziale, Montalbano, Fasano e altri centri contigui. Gli abitanti di quelle località, per lo più contadini, si accampavano sulle spiagge, accendendo falò, bevendo e suonando in attesa dell’alba. E al primo raggio di sole si tuffavano nell’Adriatico».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Pure io ho queste reminiscenze – ci svela la 60enne Apollonia di Conversano –. C’era anche chi si toglieva il cappello e recitava una sorta di preghiera. Faceva: “Madonna d’alto mare scaccia tutti i guai a mare”».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma in definitiva il rito propiziatorio previene realmente i malanni? «In realtà io e miei figli in inverno veniamo sempre beccati da influenza e raffreddore – ammette la 51enne Maria, di Fasano –, però continuiamo imperterriti a seguire questa tradizione per la splendida e gioiosa atmosfera che si rinnova ogni anno».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nel video l’entrata nelle acque di Torre Canne alle ore 6.18 del 1° settembre:
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Scritto da
Eloisa Diomede
Eloisa Diomede
I commenti
- Nicola - Brava Eloisa. Complimenti.