Bari, «no gruppi, no tavolate, no stress»: nel rione Carrassi c'è un bar che rifiuta le comitive
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giovedì 22 settembre 2022
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di Gaia Agnelli
Il pub si trova in via Pasquale Fiore, accanto alla sede della storica officina di biciclette “Aceto”. Qui, al civico 22, sotto l’insegna nera su cui è riportato il nome dell’esercizio, si aprono tre vetrate dalle quali, dietro le tende rosse, si intravedono rampicanti fili di lucine dorate che si attorcigliano ad antichi libri e piccole lampade. Ma ad attrarre la nostra attenzione è il cartello posto all’entrata con l’avviso «no gruppi, no tavolate, no stress», seguito da un altro che riporta la frase «ricordate che venite qui per rilassarvi e non per rompere il cazzo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Attratti da questi curiosi avvertimenti decidiamo di entrare. Ad accoglierci è il titolare, il 52enne Lele, che ci indica subito una scritta sulla parete che recita: «Attenti al padrone, è pazzo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Ogni tanto in effetti ho dei momenti di “sclero” – ammette il proprietario –, perché ci sono alcune cose che proprio non sopporto, come il rumore, gli schiamazzi, l’invadenza. È per questo che due anni fa ho deciso di vendere i bar che avevo nella caotica Bari Vecchia, per aprire qui, nella più tranquilla Carrassi».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ci guardiamo intorno. È impossibile non notare come entrambe le sale del Pulp siano occupate da tavolini piccoli e tondi circondati con al massimo tre sedute, che siano esse poltroncine o sgabelli.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Non è un posto per comitive – sottolinea Lele –: ho fatto in modo che sia impossibile per i gruppi numerosi sistemarsi qui. Al limite posso aggiungere una sedia. Ovviamente c’è il divieto assoluto di unire i tavoli, visto che per me già sei persone insieme creano confusione, oltre al fatto che questa è come casa mia e nella mia abitazione non vorrei mai che si spostassero sedie, mobili e oggetti. In più non sopporto chi beve seduto gomito a gomito senza avere il proprio spazio per muoversi. Per me il distanziamento sociale esisteva ancor prima della pandemia».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Chi frequenta allora il coktail bar? «Piccoli gruppi di amici di solito di età superiore ai 30 anni e soprattutto coppie – afferma il misantropo titolare -. L’atmosfera del resto concilia il romanticismo, tra libri sistemati ovunque, lucine e il rosso come colore predominante. A chi non ama la tranquillità il mio locale nemmeno piace».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Così facendo però Lele rinuncia a “soldi facili”. «Il tutto viene comunque compensato dai prezzi più alti proposti nel mio locale – afferma il 52enne –. Euro che gli avventori sono ben contenti di spendere visto che qui trovano tanta qualità: vini pregiati, drink particolari e distillati provenienti da tutto il mondo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Prima di andarcene chiediamo al “padrone” se gli è mai capitato di dover accompagnare all’uscita qualche avventore. «Certo – ci risponde –: è avvenuto più di una volta di dover letteralmente cacciare gruppi di ragazzi che insistevano per accomodarsi all’interno. Ne è venuta fuori qualche discussione, ma ho tenuto duro: non mi sono mai piegato e mai mi piegherò al “rumoroso potere” delle comitive».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
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I commenti
- Giambattista Bello - Aaaaah ecco dove è finito il mitico Lele, inventore di pub unici e tutti di successo. Ricordo ancora "La ciclatera" da lui fondata e poi passata in altre mani (pure eccellenti). E' interessante notare che dei 142 commenti, il 65% circa assegna 5 stelle, il 30% 1 sola stella, il resto 10% (o anche meno) altri voti. Questa distribuzione nettamente bipolare dei voti ci dice molto: o ti piace o non ti piace, senza vie di mezzo; ai più piace. Complimenti a Gaia Agnelli per la sua consueta bravura. Giambattista
- Anna Marotta - Bell'articolo!!! Comunque il quartiere è San Pasquale.