Diffondono bellezza e rispetto per l'ambiente: sono i "fotografi naturalisti"
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giovedì 21 dicembre 2023
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di Daniela Caiati
Gli amatori dello scatto, che hanno un’età che va dai 30 ai 68 anni, amano immergersi nella natura per catturarne i dettagli più particolari e, attraverso le proprie immagini, sensibilizzare al rispetto per l’ambiente. I soggetti prescelti possono essere paesaggi, fiori, piante, animali inseriti in contesti montani, boschivi o marini. (Vedi foto galleria)
Ma perché uscire in gruppo? «Anche se il momento dello scatto è individuale e personale, stare insieme agli altri è importante - spiega il 59enne coordinatore barese Fabrizio Cillo -. Ci scambiamo conoscenze e tecniche e interagiamo in connessione con l’habitat che ci circonda. Ed è bellissimo quando si coglie il passaggio di un animale mai visto in zona e si chiama un socio prima che il soggetto scappi o voli via. È condivisione fotografica».
Ma immortalare l’ambiente non è per nulla facile: richiede pazienza, attenzione e ricerca. «Anche se è sempre più difficile trovare luoghi non urbanizzati - sottolinea il responsabile -. Il cemento ormai è arrivato ovunque. Si veda a Cassano, dove hanno costruito villaggi turistici in varie zone, o il bosco di Santeramo ormai recintato e adibito a edifici. La speranza è che le nostre immagini, che condividiamo anche sui social, possano colpire e ispirare a entrare in connessione con il mondo naturale».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
A questo punto Cillo ci mostra alcuni degli scatti più belli realizzati dall’Afni pugliese, raccolti nel volume “I colori degli dèi – la natura mediterranea”, pubblicato nel 2023. Il libro è illustrato dalle immagini di 66 fotografi di Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia e si propone come una dichiarazione d’amore per l’ambiente mediterraneo.
Vediamo quindi l’aggraziato fiore della Nigella, con il suo colore pallido e la forma di una stella, immortalato sulla Murgia proprio dal coordinatore. Sempre suo è lo scatto fatto a Margherita di Savoia a due leggiadri cavalieri d'Italia, ripresi dopo aver appena sfiorato l'acqua con le loro zampette rosse.
È invece uno splendido e schivo lupo il protagonista dello scatto della socia Anna Floriana Garofalo effettuato sui Monti Dauni. Su un indistinto sottofondo giallo emerge poi la pontia edusa, un lepidottero diurno con ali maculate verde e bianche, fotografato su uno stelo da Pamela Loverre.
Un simpatico bombo peloso che impollina su un cardo viola è il protagonista di uno degli scatti di Maria Teresa Matarrese, 68enne di Bari appassionata di macrofotografia. «Si tratta di quella tecnica che tramite grandi rapporti di ingrandimento permette di fotografare in modo nitido e chiaro soggetti piccoli come fiori e insetti - spiega la donna -. Lo scopo è quella di diffondere bellezze che sfuggono ai più».
Ha colori caldi, con venature tra l’arancio e il marrone, l’albero in contrasto con l’incombente grigiore delle nubi scovato da Francesco Ambrosi nel bosco di Roverelle, ad Andria. Nella foto di Leonardo Battista invece, vediamo esemplari di farfalle note come “monarca africano” roteare attorno a uno stelo come se stessero danzando.
Vicinissimo è l’occhio vermiglio del colubro leopardino, il serpente con macchie nere, marroni e rosse che richiamano il mantello di un leopardo. A immortalare il rettile è stato Giovanni Pace a Barsento, località del territorio di Noci. Una cicogna nera in volo è stata invece catturata da Luigi De Vivo all’interno della pittoresca falesia di Gravina.
Infine dona un senso di “infinito” il sole che sorge nascosto dietro i loricati della catena montuosa del Pollino. Lo scatto è opera dei fratelli Giovanni e Renzo Stimolo. «Pratichiamo escursionismo da più di vent’anni - dicono i due – e a un certo punto abbiamo sentito l’esigenza di documentare e condividere quella bellezza che solo la natura può offrire».
(Vedi galleria fotografica)
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I commenti
- Gaetano Liuzzi - La Puglia non deve essere solo mare, mare e mare ancora. Plaudo all'iniziativa e alla sua divulgazione per far crescere, anche tra i pugliesi, la passione per la natura.