Droghe e musica a palla: in 1500 al Pasquatek, il rave più atteso
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martedì 29 aprile 2014
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di Gilda Viesti
Le "info" le riceviamo da un amico tramite un sms che ci indica le coordinate del posto. Niente palloncini o frecce a indicare la direzione per il party illegale: la strada è più semplice del previsto, conosciutissima dai “veterani” del luogo, spesso utilizzato per feste nei fine settimana. Solo che questa volta il rave dura tre giorni. La location? Uno degli innumerevoli edifici abbandonati in pietra nelle campagne fuori Foggia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Arriviamo. L’atmosfera unisce quella di un campeggio a quella di una festa di paese campagnola. Ci sono decine di tende, ma al posto di giostre e musica folkoristica, qui i ragazzi preferiscono divertirsi con 25 kilowatt di musica elettronica che va 150/190 battiti per minuto, "sparata a palla", a tutto volume, ininterrottamente per 72 ore.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Quasi sul fondo del locale si erge un muro di altoparlanti: è il mitico “sound”, meta ambita da quei teknoraver che vogliono sentire le “vibrazioni” letteralmente nella testa. Dire "vado sotto cassa" vuol significare proprio andare a ballare incollati alle casse.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Giriamo. Intravediamo tante macchine in un improvvisato parcheggio tra gli alberi. L'ingresso è libero e si entra facendo attenzione a eventuali persone sdraiate a terra. Nessuno supervisiona, ognuno bada a sè stesso e non c’è alcuna regola.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nei due vialetti ci sono camper e tende con persone all'interno che chiacchierano, si riposano oppure contrattano “strani” affari. C'è chi previdente ha preparato kebab con specialità vegetariane e chi ha arrangiato un bar dove si vende un caffè e una sigaretta al costo totale di un euro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
C’è gente che arriva anche dalla Campania, dal Lazio, dalle Marche, soli o in comitiva. L'obiettivo? Divertirsi e non pensare a niente, grazie anche alle droghe. Perché qui ce n’è in quantità.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Speed, Ketamina, Coca», grida qualcuno passando tra la folla come se fossimo al mercato. «Ho mangiato tre Hoffman e due Shiva, sto viaggiando», ci dice un ragazzo parlando di “cartoni” di Lsd appena assunti. «Ho comprato cinque cartoni, una “bag” (una dose di Ketamina), oppio e Lsa - afferma Carlo, non ancora maggiorenne -. Abbiamo visto un folletto su un albero era nero con un cappello americano, ci ha fatto paura. Probabilmente si è arrabbiato per la lattina buttata a terra. In realtà non so se era un folletto o una persona. Non so nemmeno se c'era davvero».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Sembra di essere in un film americano ambientato negli anni 60. «Sì ma a parte la musica e le droghe la nostra è come una grande famiglia che si riunisce in queste occasioni – sottolinea Stefania -. Alla fine ci conosciamo tutti anche se abitiamo in posti lontani. Quale migliore occasione rivederci, star bene e divertirci?».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Divertirsi certo, bruciandosi però, per sempre, un centinaio di preziosi neuroni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
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Gilda Viesti
Gilda Viesti
I commenti
- medicine man - Se l'autrice dell'articolo si documenterà, scoprirà che gli psichedelici come l'LSD non danneggiano minimanete il cervello. Al contrario stimolano la neurogenesi e prevengono la depressione.
- San - Che articolo ridicolo,di parte.buffoni