Martina Franca, il mistero della strada in salita che va in discesa: «Un effetto ottico»
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lunedì 16 maggio 2016
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di Eva Signorile
Per trovarla basta percorrere la statale 172 che porta da Taranto a Martina Franca: al km 59, in località Orimini, sulla destra si stacca questa viuzza in discesa. La percorriamo fino in fondo e a quel punto non ci resta che fare la nostra verifica, rifacendola al contrario (questa volta in salita), spegnendo il motore, mettendo in folle e scendendo addirittura dalla macchina.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il video che abbiamo girato mostra la nostra sorprendente esperienza: l’auto effettivamente risale lungo la pendenza, come detto a motore spento e in folle, andando inevitabilmente ad arrestare la sua “corsa” dopo una ventina di metri, precisamente davanti alla lapide-edicola di Leonardo Baccaro, nato nel 1928 e morto il 7 luglio del 1949, giorno in cui fu investito da un’auto mentre era in bicicletta.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Mentre stiamo ragionando su ciò che ci è capitato, sopraggiunge un’altra macchina con a bordo due ragazzi: sono il 21enne Vincenzo e il 24enne Salvatore. Vengono dal rione Tamburi di Taranto e ci raccontano di essere qui proprio per vedere se è vero quello che si racconta di questa strada. Ripetono l’esperienza che abbiamo fatto poco prima noi e anche in questo caso la loro auto parte in folle, percorre la salita e va a fermarsi davanti alla solita lapide.
A questo punto non resta che farci la domanda: come mai le auto si comportano in questo modo bizzarro? Su Internet si trovano le risposte più disparate. C’è chi pensa che si tratti di un luogo magico, dove avvengono fenomeni paranormali, chi parla di “paradossi gravitazionali”, chi afferma l’esistenza di campi magnetici misteriosi o di attività vulcaniche antiche e sotterranee e chi infine scomoda i soliti extraterrestri.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Una cosa è certa, il “paradosso gravitazionale”, cioè la possibilità che in quell’area la forza di gravità agisca in modo contrario, è da escludere. «Finora è stato dimostrato solo che le masse tendono ad attrarsi e non a respingersi», ci dice il fisico Francesco Rizzi, ricercatore presso l’Istituto Italiano di Tecnologia a Lecce.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Non volendo prendere in considerazione magia e alieni, non ci rimane che l’ipotesi campo magnetico, capace in qualche modo di vincere la forza di gravità attirando a sè le auto. Ma anche questa idea non è da ritenersi valida: sul web esistono numerosi esempi che dimostrano l’infondatezza di questa teoria: si basano sullo studio di altre “strade maledette”, come quella di Ariccia, in provincia di Roma. Di fatto se si trattasse di un campo magnetico verrebbero attratti solo materiali ferrosi, ma l’esperienza mostra come anche l’acqua si comporta come le nostre auto: risale cioè lungo il pendio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E allora? Qual è il segreto della “strana salita”? Ce lo spiega sempre Rizzi. «Si tratta semplicemente di un’illusione ottica creata dalla particolare conformazione del territorio – afferma - . La strada in realtà all’inizio è in discesa (seppur molto lieve e quasi impercettibile) e solo dopo diventa in salita, nei pressi della lapide».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Questa particolare situazione morfologica “inganna” quindi il nostro cervello che percepisce l’intero tratto come una salita. La tesi è dimostrata facendo ricorso anche a una semplice livella, lo strumento utilizzato per valutare la presenza di dislivelli su una superficie, come ha effettivamente fatto ad Ariccia il Cicap (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Certo, permane l’inquietante coincidenza per cui le auto si fermano proprio davanti al monumento in ricordo di Leonardo Baccaro. Del resto anche sulla provinciale 39 tra Corato e Poggiorsini, si trova “una salita che va in discesa”: proprio lì dove nel 1972 si schiantò un aereo Fokker F27, la cui caduta causò 27 morti tra equipaggio e passeggeri. E anche su quella strada compare una lapide che commemora le persone morte in quell’incidente.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Non crediamo ai fantasmi, però è davvero difficile non farsi suggestionare da queste storie, anche perché, nonostante le rassicurazioni della scienza, ai nostri occhi queste strade sempre in salita rimangono.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nel video (di Gianni de Bartolo), la nostra esperienza sulla "strada maledetta":
© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
I commenti
- Cinzia - Posso confermare questa strada se lasci la macchina spenta lei sale e si ferma vicino la tomba...la chiamano la strada dei fantasmi.
- salvatore - ricodatevi che lo strumento da usare è IL LIVELLO e non la livella (quella è un apoesia scritta dal grande Totò)
- BARINEDITA - No Salvatore, si chiama proprio LIVELLA: https://it.wikipedia.org/wiki/Livella
- Carlo - E poi lo dice anche Totò che la Livella è lo strumento dei muratori https://www.youtube.com/watch?v=AZ8mrzSKzQs
- donato - avete fatto la prova con il borotalco
- LEONARDO ANTONICELLI - è in discesa, non in salita. Non potendo inserire immagini qui, la potete visualizzare sulla mia pagina facebook: https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=10156826671528633&id=731048632
- Domenico - Secondo me dipende dal fatto che rispetto alla salita che porta a Martina ci si trova in discesa quindi prevale la pendenza della collina.
- Tatiana - Perché non avete fatto la prova al contrario? Perché stando a quanto sostenuto se dovessi girare la macchina al contrario non dovrebbe camminare da sola visto che è una salita (a partire dalla lapide)
- Vittorio - Secondo me la strada è ancora in discesa, ma meno rispetto al tratto precedente. L'ambiente, cioè gli alberi, i cespugli e tutto quello che appare intorno dà la sensazione che la strada sia in salita, ma non è vero.