Spinazzola, il dimenticato eccidio di Murgetta Rossi: dove furono trucidati 22 ragazzi
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lunedì 9 luglio 2018
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di Nicola Imperiale
Siamo in località Murgetta Rossi, a un paio di chilometri dalla rossa cava di bauxite, in un luogo circondato dalla natura e dalle colline murgesi. Fu qui che nel settembre del 1943 a 22 ragazzi fu tesa un’imboscata da parte dei nazisti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Dopo l’armistizio e l’arrivo della forze alleate nel Sud Italia – ci spiega lo storico Francesco Morra – i tedeschi cominciarono a risalire verso settentrione, lasciando però alcune retroguardie sul territorio. Al contrario molti nostri soldati cominciarono a fare il percorso inverso, lasciando il Nord Italia per raggiungere le terre liberate e magari i propri luoghi d’origine. E spesso purtroppo questi gruppi di fazioni diventate nemiche incrociavano il loro cammino».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Proprio ciò che avvenne 75 anni fa ai giovani italiani, che in prossimità della masseria-ovile Murgetta Rossi (dal nome del suo proprietario) trovarono sfortunatamente l’accampamento della 1° Divisione Paracadutisti Tedesca. Furono tutti catturati e uccisi a colpi di mitra e le loro spoglie lasciate sul terreno senza alcuna tumulazione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
I corpi vennero rinvenuti qualche giorno dopo. “Erano quasi completamente nudi, privi di documenti e in stato di avanzata putrefazione”, riferisce il rapporto dei carabinieri rinvenuto da Morra in un archivio militare americano.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Le forze dell’ordine non riuscirono quindi a identificarli e improvvisarono una fossa comune utilizzando le pietre dei muretti a secco dello stesso ovile. Solo il 18 marzo del 1945 le salme senza nome furono esumate e trasferite nel cimitero di Spinazzola.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La loro storia sarebbe stata dimenticata se le istituzioni in collaborazione con l’Archivio della resistenza e della memoria di Barletta e l’Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani), non avessero eretto un lastra in pietra sul luogo dell’assassinio e organizzato annualmente una manifestazione commemorativa nell’ultima decade di settembre.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
È importante ricordare che la Puglia nel settembre del 1943 fu teatro di altri due eccidi a cura dei nazisti nei confronti di soldati e civili pugliesi: il 12 a Barletta e il 25 a Santa Maria di Valle Cannella nella zona di Cerignola. Il massacro di Murgetta Rossi resta però ancora oggi il meno noto e documentato.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
A ricordare la tremenda morte dei soldati italiani c’è solo una lapide alta tre metri: giace all’ombra di un cipresso, circondata da campi di grano, ma senza papaveri rossi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
(Vedi galleria fotografica)
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Nicola Imperiale
Nicola Imperiale
I commenti
- Gregorio Baggiani - questi monumenti della memoria storica dovrebbero ricevere maggiore attenzione da parte delle autorità pubbliche. e non lasciati all'oblio come purtroppo troppo spesso avviene... come diceva Fabrizi "un giorno sei sui giornali e poi ci si incartano le uova"