di Gianluigi Columbo

L'epoca d'oro del Petruzzelli: quando a Bari si esibivano Nureyev, Sinatra e la Minnelli
BARI - C’è stato un tempo in cui Bari era sede di grandi eventi. Dai concerti rock alla lirica, passando per rappresentazioni teatrali e balletti, il capoluogo pugliese, soprattutto negli anni 80, divenne meta ambita da parte di tutte le stelle dello spettacolo nazionale e internazionale. E il palcoscenico più rinomato, quello in cui si concentrarono i momenti più epici e intensi, fu quello del Teatro Petruzzelli.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il politeama di corso Cavour, tra il 1980 e il 1989, ospitò infatti star del calibro di Frank Sinatra, Liza Minnelli, Luciano Pavarotti, Ray Charles, Rudolf Nureyev e Carla Fracci. Un’epoca d’oro che venne interrotta bruscamente nella notte tra il 26 e il 27 ottobre del 1991, quando il glorioso edificio liberty del 1903 venne distrutto da un incendio doloso.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Dalla sua riapertura, avvenuta solo nel 2009, il teatro non è più riuscito a tornare ai fasti del passato, così come del resto tutta la città di Bari che negli anni ha perso attrattività nei confronti degli artisti stranieri.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Con nostalgia abbiamo quindi rivissuto quell’epoca in cui il capolouogo pugliese si trovò spesso al “centro della scena”. Lo abbiamo fatto con l’aiuto dei volumi  “C'era una volta e c'è ancora” e “Il sipario lacerato” dei giornalisti Nicola Mascellaro e Anita Preti. (Vedi foto galleria)

Tutto ebbe iniziò nel 1980, quando la famiglia proprietaria dei Messeni Nemagna diede in gestione il Petruzzelli a Ferdinando Pinto. Il direttore, nonostante gli errori compiuti (non assicurò il politeama e per questo dopo il rogo fu condannato a un maxi risarcimento), dal punto di vista artistico riuscì a dare al teatro una dimensione non più solo italiana, ma internazionale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il nuovo ciclo cominciò il 6 dicembre del 1980 con uno dei più grandi nomi della storia della danza: il ballerino russo Rudolf Nureyev, soprannominato per la sua velocità e le sue acrobazie “il tartaro volante”. Ben 2300 spettatori assistettero estasiati ai volteggi dell’artista venuto dall’Urss durante gli anni della Guerra fredda.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Lo spettacolo fu un successo clamoroso e convinse Nureyev, affascinato dal politeama e dal calore del pubblico barese a ritornare più volte a Bari e sempre chiedendo che il suo camerino fosse adornato da fiori rosa.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Sono rimasto affascinato dalla bellezza del Petruzzelli e dall’entusiastica accoglienza riservatami dal pubblico durante la prima esibizione», disse il ballerino russo al suo ritorno, che coincise con un evento epocale. In tre serate, comprese tra il 30 gennaio e il 1° febbraio 1981, Bari assistette a uno sfolgorante duetto tra Nureyev e Carla Fracci. I baresi riuscirono quindi ad ammirare, sullo stesso palco, due tra i più famosi ballerini di sempre.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il teatro poi dal 1982 al 1989 (con l’eccezione del 1984) ospitò un festival a carattere nazionale, trasmesso da Rai2 prima e da Italia1 dopo. Si trattava di “Azzurro”, manifestazione canora che andava in scena in primavera e che vide alternarsi cantanti quali Domenico Modugno, Lucio Dalla, Paolo Conte, Franco Battiato, Vasco Rossi, Renato Zero, Antonello Venditti e Zucchero. Artisti a cui si aggiunsero grandi star straniere. Qualche nome? Joe Cocker, Bob Geldof, Peter Tosh, The Cure, Afrika Bambaataa, Joe Jackson, Bronski Beat, Village People. Parliamo della "crema" della scena pop di quei tempi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


E tra Roberto Benigni, Eduardo De Filippo e la compagnia teatrale d’avanguardia dei Living Theatre, nel 1983 toccò a Maurice Béjart, ballerino fondatore della scuola di danza Ballet du XX siècle, esibirsi sul palco del Petruzzelli.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il 5 gennaio 1984 fu poi l’anno del grande comico americano Jerry Lewis, che fra le sue pochissime tappe italiane scelse proprio il capoluogo pugliese. Accolto da numerosi fan al suo arrivo all’aeroporto di Palese, Jerry si esibì in uno spettacolo di 60 minuti, riservando agli spettatori celebri gag tratte dai suoi divertenti film.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il 14 febbraio dello stesso anno il teatro registrò il tutto esaurito per il concerto di Luciano Pavarotti, che mancava dalla scena nazionale da qualche anno a causa di un prolungato tour mondiale. Il politeama barese battezzò così il suo ritorno sui palcoscenici italiani. «Mi capita molto spesso, andando in giro per il mondo, di sentire parlare molto bene di questa realtà sorta nel Mezzogiorno», disse Luciano al suo arrivo a Bari.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il pubblico durante l’esibizione andò in visibilio: fu richiesto un quarto bis di “Recondite armonie” e ci furono oltre venti minuti di fuori programma generati dall’entusiasmo in platea. Le recensioni, dopo quella sera, rinominarono Pavarotti “il signor trionfo”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E arriviamo al 16 giugno 1987, giorno in cui a Bari si esibì “The Voice”: Frank Sinatra. Il più famoso cantante americano preferì il Petruzzelli rispetto allo Stadio della Vittoria perché ne aveva sentito tessere le lodi da tanti suoi colleghi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In città regnava un silenzio irreale e tutta la zona circostante il luogo del concerto era transennata. Nell’adiacente piazza fu installato un maxi-schermo per far assistere allo spettacolo i baresi che non avevano il biglietto. L’esibizione comprese numerosi capolavori di Sinatra e dagli spalti piovvero decine di fiori: il politeama per un momento sembrò crollare per gli applausi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Sinatra cantò naturalmente la celebre “New York, New York”: la stessa canzone che la sera del 2 ottobre del 1987 fu intonata dalla grande Liza Minnelli. La cantante americana, anche premio Oscar nel 1973,  scelse Bari per cominciare il suo tour italiano che prevedeva sette date. Venne accolta con affetto e prima dello spettacolo le fu offerta nel camerino una cena a base di orecchiette e cime di rape e patate, riso e cozze, che pare lei gradì molto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E tra Carmelo Bene, il ballerino Lindsay Kemp e il violoncellista russo Mstislav Rostropovich che fece riecheggiare le corde del suo Stradivari, l’8 dicembre del 1989 fu segnato dall’esibizione di una leggenda della soul music: “The Genius” Ray Charles. Un evento che segnò la fine di un decennio irripetibile e dell’epoca d’oro del teatro più amato di Bari.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi galleria fotografica)

Foto tratte dal libro “Il Teatro Ritrovato” di Enzo Lattanzio


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Gianluigi Columbo
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  • Lia Sophia Debord - sapete se nel marzo 1980 ci fu un concerto di Donovan? Grazie.


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