Bari, torna ''Pint of Science'': l'attualità scientifica arriva nei pub
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lunedì 13 maggio 2024
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di Comunicato Stampa di Pint of Science
BARI - Appuntamento immancabile ormai per gli appassionati di scienza e birra, torna, in 24 città italiane e in oltre 400 in tutto il Mondo, la manifestazione Pint of Science. In Italia, alla sua nona edizione, le Pinte di Scienza, saranno servite in 76 pub e, come da tradizione, porteranno i più attuali temi di attualità scientifica: intelligenza artificiale, specie aliene, stelle e pianeti, energie alternative e ancora, neutrini, uragani, buchi neri, sono solo alcuni degli argomenti che sarà possibile sorseggiare nei pub di tutta Italia.
L’appuntamento più spumeggiante con la divulgazione scientifica torna in 76pub e 24 città italiane nelle sere del 13, 14 e 15 maggio.
Dalle sei città della prima edizione nel 2015 alle 24 città dell’edizione 2024: il ritmo è quello di una manifestazione sempre più amata per il suo modo informale di rendere la scienza un sapere condiviso.
Parlare di scienza davanti ad un boccale di birra? È questa la scommessa fatta nel 2012 da Michael Motskin e Praveen Paul, gli ideatori della manifestazione, che possiamo senz’altro considerare vincente. I numeri della manifestazione internazionale, con 26 Nazioni coinvolte, in tutti e 5 i continenti, circa 400 città presenti e oltre 2000 relatori sono da record, rendendola di fatto la più grande manifestazione mondiale di divulgazione scientifica.
E l’Italia non è da meno! L’edizione 2024, la nona in Italia, si presenta sotto i migliori auspici: 76 i pub coinvolti in 24 città italiane (Avellino, Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Ferrara, Frascati, Genova, L’Aquila, Lucca, Messina, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Pavia, Pisa, Reggio Calabria, Roma, Salerno, Siena, Torino, Trento e Trieste), e oltre 210 ricercatori a fare da speaker.
Come da tradizione, sono sei le differenti aree tematiche in cui si articolano i talk di Pint of Science: Atoms to Galaxies (chimica, fisica e astronomia),Beautiful Mind (neuroscienze, psicologia e psichiatria), Our Body (biologia umana), Planet Earth (scienze della terra, evoluzione e zoologia), Social Sciences (legge, storia e scienze politiche) e Tech Me Out (tecnologia). Durante ognuna delle tre serate, ciascuno dei 76 pub coinvolti ospiterà presentazioni interattive di circa 40 minuti seguite dalle domande del pubblico, in un’atmosfera resa colloquiale e distesa anche grazie alle birre spillate durante la conversazione.
Gli argomenti trattati riguarderanno i temi più attuali nel panorama della ricerca scientifica e verranno presentati non solo in un luogo informale ma anche in modo completamente informale consentendo al grande pubblico di partecipare, intervenire e appassionarsi alla scienza più facilmente e perché no?! anche di brindarci sopra!
Accanto ai tradizionali temi sulla comprensione dell’Universo e dei suoi costituenti che rivestono sempre un fascino magnetico, innovazione tecnologica, sostenibilità, emergenza climatica e ambiente sono al centro di molti talk che prendono spunto anche dalle tante iniziative di ricerca che vedono i ricercatori impegnati grazie ai tanti progetti finanziamenti nell’ambito del Piano Nazionale Ricerca e Resilienza. Ed, infatti, quest’anno, accanto agli immancabili sostenitori nazionali di Pint of Science, l’INFN-Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, che ne è lo sponsor platinum sin dalla prima edizione, e l’INAF-Istituto Nazionale di Astrofisica, sponsor del tema Atoms to Galaxies, a sostenere questa edizione 2024 di Pint of Science ci sono anche il Centro Nazionale per la Biodiversità-NBFC, l’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale, sponsor entrambi del tema Planet Earth, dedicato proprio al nostro pianeta Terra in senso lato, e il Partenariato esteso sulle Tecnologie Quantistiche, NQSTI-National Quantum Science and Technology Institute, sponsor del tema Tech Me Out.
Si parlerà di acqua, mare, energie pulite ma anche di intelligenza artificiale, crittografia quantistica, piante, cibo… E ancora di cosmetici e moda sostenibile. Ognuna delle 24 città, prendendo spunto dalle realtà territoriali, declinerà a modo proprio le 6 tematiche di Pint of Science. E ovviamente non potranno mancare i talk alla frontiera della ricerca su onde gravitazionali, buchi neri, galassie, particelle elementari e missioni spaziali: temi affascinanti che fanno parte del repertorio irrinunciabile di Pint of Science, ma declinati in modo sempre nuovo e originale. Tante sfumature di scienza quanti sono i colori della birra! Scorrendo la lista degli argomenti trattati dagli speaker ospiti di Pint of Science 2024 c’è solo da domandarsi come fare a sentirli tutti?!
Anche quest’anno, sebbene sia superfluo sottolinearlo, il parterre degli ospiti è di tutto rilievo. Impossibile citarli tutti e, quindi, possiamo solo dare un assaggio, anzi, un sorso di quello che, in giro per l’Italia, sarà l’affascinante programma di Pint2024.
Partendo dal nostro avamposto più a Sud, la Sicilia, con ben tre città coinvolte, Catania, Messina e Palermo, dove troviamo, rispettivamente, Giovanni Muscato (Università di Catania) a parlare dell’invasione dei robot, Francesco Nastasi (Università di Messina) di foglie artificiali ed energia dal sole, e Leonardo Noto (Università di Palermo) di eventi estremi e clima che cambia, risaliamo, poi, lungo lo stivale e arriviamo a Napoli e Avellino, dove, due ricercatrici, rispettivamente, Mariafelicia De Laurentis (Università di Napoli e INFN) e Marika Dello Russo (CNR-ISA) parleranno dello scatto del secolo e di cibo e come nutrire il sapere.
A Pint of Science non mancano neanche le spade laser, che a Frascati, Simone Dell’Agnello (INFN-LNF), utilizzerà per attraversare l’Universo.
E visto che il mare è grande protagonista nell’edizione 2024, traghettiamo e andiamo a Cagliari che ospita Antonio Olita (CNR-ISAC) che spiegherà perché anche il mare ha caldo. Nel nostro percorso lungo lo Stivale, facciamo tappa a Ferrara dove Mattia Bulla, astrofisico all’Università di Ferrera e associato INFN e INAF, ci porterà a scoprire l’Universo esplosivo. Di adroterapia e come le particelle possano mettersi al servizio della salute parlerà a Pavia, Marco Rotondi, ricercatore presso la Fondazione CNAO.
E spostandoci ancora più a nord, passiamo da est, con Trento che ospita, tra gli altri, Stefano Vitale, responsabile della missione spaziale Lisa Pathfinder, che parlerà di esploratori e cacciatori dello spazio-tempo, ad ovest, dove a Torino, sarà il cuore a fare da protagonista con Valeria Chiono (Politecnico di Torino) che parlerà di nano-soluzioni per rigenerarlo.
Pint of Science si arricchisce ogni anno, sempre di più, di tematiche di grande attualità scientifica – commenta Alessia Tricomi, responsabile nazionale e Presidente dell’Associazione Culturale Pint Of Science Italia. E quest’anno clima, ambiente e tecnologia fanno da leitmotiv a questa edizione 2024 che si preannuncia ancora più stimolante delle precedenti, con un incremento nel numero di talk e anche dei pub in cui saremo presenti. In alcune città, come Bari Napoli e Milano, il numero di pub coinvolti è davvero da record. Ma accanto ai tanti temi di grande attualità scientifica, quest’anno Pint of Science Italia ha scelto di avere un’attenzione particolare all’inclusività. Per la prima volta avremo in una delle nostre città fondatrici, Milano, un pub con interpreti LIS. È una sperimentazione che stiamo facendo convinti che la scienza non possa fare a meno di essere, oltre che attuale, anche inclusiva. Milano farà da apripista per quella che, speriamo, possa diventare una consuetudine anche nelle altre città.
Cuore pulsante dell’associazione Pint of Science Italia sono anche i tantissimi volontari che fanno parte del team nazionale e dei team locali che, con grande passione per la scienza ma anche per il piacere di ritrovarsi insieme, organizzano questo evento.
Pint of Science è un evento completamente gratuito e non a scopo di lucro, che esiste grazie al contributo degli sponsor. Oltre ai già citati sponsor nazionali, INFN, INAF, NBFC, NQSTI e OGS, non vanno dimenticati neanche gli sponsor locali che quest’anno, segno della grande vitalità della manifestazione,sono cresciuti: CNAO, Centro Siciliano di Fisica Nucleare e di Struttura della Materia (CSFNSM), Frascati Scienza, Fondazione Sahiub, Humanitas University di Milano, IMM-CNR AgrateUnit, Ordine dei Chimici e dei Fisici – Regione Campania, Politecnico di Milano, SISSA, Università di Milano Bicocca, NeaPolis - Scuola Politecnica e delle Scienze- Università di Napoli Federico II, Dipartimento di Fisica e Dipartimento di Scienze Agrarie – Università di Torino, Università Vita-Salute Istituto San Raffaele e Zanichelli. Inoltre, ogni città si avvale del sostegno di numerose realtà locali che danno supporto alla manifestazione e senza le quali Pint of Science non esisterebbe.
Infine, ma certamente non meno importanti, i pub che da anni ospitano la manifestazione e con i quali ormai si è instaurato un rapporto di consolidata amicizia.
Pint of Science – La Storia, i numeri
Nel 2012 Michael Motskin e Praveen Paul erano due ricercatori all’Imperial College di Londra. Diedero vita ad un evento chiamato “Meet the researchers” (Incontra i ricercatori) nel quale alcuni malati di Parkinson, Alzheimer, malattia del motoneurone e sclerosi multipla potevano andare nei loro laboratori a vedere quale tipo di ricerca facessero. L’evento fu molto motivante sia per i visitatori che per i ricercatori. Pensarono che se le persone vogliono entrare nei laboratori e incontrare i ricercatori, perché non portare i ricercatori fuori ad incontrare le persone? E così nacque Pint of Science. Nel maggio 2013 si tenne la prima edizione di Pint of Science (nel solo Regno Unito) che ha portato al grande pubblico alcuni dei più rinomati ricercatori a raccontare il loro lavoro innovativo agli amanti della scienza e della birra.
In Italia, la manifestazione è sbarcata nel 2015 coinvolgendo per prime sei città – Genova, Trento, Siena, Roma, Pavia, Milano – addirittura più che triplicate nello spazio di pochissimi anni. Nel 2019, il festival si è svolto in contemporanea in ben 23 città italiane (Avellino-Sarno, Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Ferrara, Genova, L’Aquila, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Pisa-Lucca, Pavia, Reggio Calabria, Roma, Siena, Trento-Rovereto, Trieste e Torino) raggiungendo presenze da record e, dopo la cancellazione dell’edizione 2020, a causa della pandemia, nel 2021, per rimanere vicino al proprio pubblico, il festival è stato realizzato online con un formato moltocoinvolgente. Dal 2022 il festival è tornato in presenza, e l’edizione 2024 che ci apprestiamo a vivere vede 24 città coinvolte e un numero sempre crescente di pub e di ricercatori. A livello internazionale sono 26 i Paesi coinvolteletteralmente in ogni angolo del mondo (Argentina, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Croazia, Danimarca, Ecuador, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Kenya, Laos, Messico, Norvegia, Olanda, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Thailandia e Ungheria).
Per ulteriori informazioni:
http://www.pintofscience.it
Social networks:
http://www.facebook.com/pintofscienceitaly
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L’appuntamento più spumeggiante con la divulgazione scientifica torna in 76pub e 24 città italiane nelle sere del 13, 14 e 15 maggio.
Dalle sei città della prima edizione nel 2015 alle 24 città dell’edizione 2024: il ritmo è quello di una manifestazione sempre più amata per il suo modo informale di rendere la scienza un sapere condiviso.
Parlare di scienza davanti ad un boccale di birra? È questa la scommessa fatta nel 2012 da Michael Motskin e Praveen Paul, gli ideatori della manifestazione, che possiamo senz’altro considerare vincente. I numeri della manifestazione internazionale, con 26 Nazioni coinvolte, in tutti e 5 i continenti, circa 400 città presenti e oltre 2000 relatori sono da record, rendendola di fatto la più grande manifestazione mondiale di divulgazione scientifica.
E l’Italia non è da meno! L’edizione 2024, la nona in Italia, si presenta sotto i migliori auspici: 76 i pub coinvolti in 24 città italiane (Avellino, Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Ferrara, Frascati, Genova, L’Aquila, Lucca, Messina, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Pavia, Pisa, Reggio Calabria, Roma, Salerno, Siena, Torino, Trento e Trieste), e oltre 210 ricercatori a fare da speaker.
Come da tradizione, sono sei le differenti aree tematiche in cui si articolano i talk di Pint of Science: Atoms to Galaxies (chimica, fisica e astronomia),Beautiful Mind (neuroscienze, psicologia e psichiatria), Our Body (biologia umana), Planet Earth (scienze della terra, evoluzione e zoologia), Social Sciences (legge, storia e scienze politiche) e Tech Me Out (tecnologia). Durante ognuna delle tre serate, ciascuno dei 76 pub coinvolti ospiterà presentazioni interattive di circa 40 minuti seguite dalle domande del pubblico, in un’atmosfera resa colloquiale e distesa anche grazie alle birre spillate durante la conversazione.
Gli argomenti trattati riguarderanno i temi più attuali nel panorama della ricerca scientifica e verranno presentati non solo in un luogo informale ma anche in modo completamente informale consentendo al grande pubblico di partecipare, intervenire e appassionarsi alla scienza più facilmente e perché no?! anche di brindarci sopra!
Accanto ai tradizionali temi sulla comprensione dell’Universo e dei suoi costituenti che rivestono sempre un fascino magnetico, innovazione tecnologica, sostenibilità, emergenza climatica e ambiente sono al centro di molti talk che prendono spunto anche dalle tante iniziative di ricerca che vedono i ricercatori impegnati grazie ai tanti progetti finanziamenti nell’ambito del Piano Nazionale Ricerca e Resilienza. Ed, infatti, quest’anno, accanto agli immancabili sostenitori nazionali di Pint of Science, l’INFN-Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, che ne è lo sponsor platinum sin dalla prima edizione, e l’INAF-Istituto Nazionale di Astrofisica, sponsor del tema Atoms to Galaxies, a sostenere questa edizione 2024 di Pint of Science ci sono anche il Centro Nazionale per la Biodiversità-NBFC, l’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale, sponsor entrambi del tema Planet Earth, dedicato proprio al nostro pianeta Terra in senso lato, e il Partenariato esteso sulle Tecnologie Quantistiche, NQSTI-National Quantum Science and Technology Institute, sponsor del tema Tech Me Out.
Si parlerà di acqua, mare, energie pulite ma anche di intelligenza artificiale, crittografia quantistica, piante, cibo… E ancora di cosmetici e moda sostenibile. Ognuna delle 24 città, prendendo spunto dalle realtà territoriali, declinerà a modo proprio le 6 tematiche di Pint of Science. E ovviamente non potranno mancare i talk alla frontiera della ricerca su onde gravitazionali, buchi neri, galassie, particelle elementari e missioni spaziali: temi affascinanti che fanno parte del repertorio irrinunciabile di Pint of Science, ma declinati in modo sempre nuovo e originale. Tante sfumature di scienza quanti sono i colori della birra! Scorrendo la lista degli argomenti trattati dagli speaker ospiti di Pint of Science 2024 c’è solo da domandarsi come fare a sentirli tutti?!
Anche quest’anno, sebbene sia superfluo sottolinearlo, il parterre degli ospiti è di tutto rilievo. Impossibile citarli tutti e, quindi, possiamo solo dare un assaggio, anzi, un sorso di quello che, in giro per l’Italia, sarà l’affascinante programma di Pint2024.
Partendo dal nostro avamposto più a Sud, la Sicilia, con ben tre città coinvolte, Catania, Messina e Palermo, dove troviamo, rispettivamente, Giovanni Muscato (Università di Catania) a parlare dell’invasione dei robot, Francesco Nastasi (Università di Messina) di foglie artificiali ed energia dal sole, e Leonardo Noto (Università di Palermo) di eventi estremi e clima che cambia, risaliamo, poi, lungo lo stivale e arriviamo a Napoli e Avellino, dove, due ricercatrici, rispettivamente, Mariafelicia De Laurentis (Università di Napoli e INFN) e Marika Dello Russo (CNR-ISA) parleranno dello scatto del secolo e di cibo e come nutrire il sapere.
A Pint of Science non mancano neanche le spade laser, che a Frascati, Simone Dell’Agnello (INFN-LNF), utilizzerà per attraversare l’Universo.
E visto che il mare è grande protagonista nell’edizione 2024, traghettiamo e andiamo a Cagliari che ospita Antonio Olita (CNR-ISAC) che spiegherà perché anche il mare ha caldo. Nel nostro percorso lungo lo Stivale, facciamo tappa a Ferrara dove Mattia Bulla, astrofisico all’Università di Ferrera e associato INFN e INAF, ci porterà a scoprire l’Universo esplosivo. Di adroterapia e come le particelle possano mettersi al servizio della salute parlerà a Pavia, Marco Rotondi, ricercatore presso la Fondazione CNAO.
E spostandoci ancora più a nord, passiamo da est, con Trento che ospita, tra gli altri, Stefano Vitale, responsabile della missione spaziale Lisa Pathfinder, che parlerà di esploratori e cacciatori dello spazio-tempo, ad ovest, dove a Torino, sarà il cuore a fare da protagonista con Valeria Chiono (Politecnico di Torino) che parlerà di nano-soluzioni per rigenerarlo.
Pint of Science si arricchisce ogni anno, sempre di più, di tematiche di grande attualità scientifica – commenta Alessia Tricomi, responsabile nazionale e Presidente dell’Associazione Culturale Pint Of Science Italia. E quest’anno clima, ambiente e tecnologia fanno da leitmotiv a questa edizione 2024 che si preannuncia ancora più stimolante delle precedenti, con un incremento nel numero di talk e anche dei pub in cui saremo presenti. In alcune città, come Bari Napoli e Milano, il numero di pub coinvolti è davvero da record. Ma accanto ai tanti temi di grande attualità scientifica, quest’anno Pint of Science Italia ha scelto di avere un’attenzione particolare all’inclusività. Per la prima volta avremo in una delle nostre città fondatrici, Milano, un pub con interpreti LIS. È una sperimentazione che stiamo facendo convinti che la scienza non possa fare a meno di essere, oltre che attuale, anche inclusiva. Milano farà da apripista per quella che, speriamo, possa diventare una consuetudine anche nelle altre città.
Cuore pulsante dell’associazione Pint of Science Italia sono anche i tantissimi volontari che fanno parte del team nazionale e dei team locali che, con grande passione per la scienza ma anche per il piacere di ritrovarsi insieme, organizzano questo evento.
Pint of Science è un evento completamente gratuito e non a scopo di lucro, che esiste grazie al contributo degli sponsor. Oltre ai già citati sponsor nazionali, INFN, INAF, NBFC, NQSTI e OGS, non vanno dimenticati neanche gli sponsor locali che quest’anno, segno della grande vitalità della manifestazione,sono cresciuti: CNAO, Centro Siciliano di Fisica Nucleare e di Struttura della Materia (CSFNSM), Frascati Scienza, Fondazione Sahiub, Humanitas University di Milano, IMM-CNR AgrateUnit, Ordine dei Chimici e dei Fisici – Regione Campania, Politecnico di Milano, SISSA, Università di Milano Bicocca, NeaPolis - Scuola Politecnica e delle Scienze- Università di Napoli Federico II, Dipartimento di Fisica e Dipartimento di Scienze Agrarie – Università di Torino, Università Vita-Salute Istituto San Raffaele e Zanichelli. Inoltre, ogni città si avvale del sostegno di numerose realtà locali che danno supporto alla manifestazione e senza le quali Pint of Science non esisterebbe.
Infine, ma certamente non meno importanti, i pub che da anni ospitano la manifestazione e con i quali ormai si è instaurato un rapporto di consolidata amicizia.
Pint of Science – La Storia, i numeri
Nel 2012 Michael Motskin e Praveen Paul erano due ricercatori all’Imperial College di Londra. Diedero vita ad un evento chiamato “Meet the researchers” (Incontra i ricercatori) nel quale alcuni malati di Parkinson, Alzheimer, malattia del motoneurone e sclerosi multipla potevano andare nei loro laboratori a vedere quale tipo di ricerca facessero. L’evento fu molto motivante sia per i visitatori che per i ricercatori. Pensarono che se le persone vogliono entrare nei laboratori e incontrare i ricercatori, perché non portare i ricercatori fuori ad incontrare le persone? E così nacque Pint of Science. Nel maggio 2013 si tenne la prima edizione di Pint of Science (nel solo Regno Unito) che ha portato al grande pubblico alcuni dei più rinomati ricercatori a raccontare il loro lavoro innovativo agli amanti della scienza e della birra.
In Italia, la manifestazione è sbarcata nel 2015 coinvolgendo per prime sei città – Genova, Trento, Siena, Roma, Pavia, Milano – addirittura più che triplicate nello spazio di pochissimi anni. Nel 2019, il festival si è svolto in contemporanea in ben 23 città italiane (Avellino-Sarno, Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Ferrara, Genova, L’Aquila, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Pisa-Lucca, Pavia, Reggio Calabria, Roma, Siena, Trento-Rovereto, Trieste e Torino) raggiungendo presenze da record e, dopo la cancellazione dell’edizione 2020, a causa della pandemia, nel 2021, per rimanere vicino al proprio pubblico, il festival è stato realizzato online con un formato moltocoinvolgente. Dal 2022 il festival è tornato in presenza, e l’edizione 2024 che ci apprestiamo a vivere vede 24 città coinvolte e un numero sempre crescente di pub e di ricercatori. A livello internazionale sono 26 i Paesi coinvolteletteralmente in ogni angolo del mondo (Argentina, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Croazia, Danimarca, Ecuador, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Kenya, Laos, Messico, Norvegia, Olanda, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Thailandia e Ungheria).
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