Otto colonne, un pavimento musivo e un’epigrafe su un muro: è ciò che resta della medievale Santa Maria del Buonconsiglio, uno “speciale” edificio religioso di Bari vecchia che non presenta né muri perimetrali, né tetto, né portone, ma solo ciò che è sopravvissuto alla distruzione del 1939.Si tratta quindi di un museo a cielo aperto, con tanto di mosaici e capitelli, che però paga questa sua estrema fruibilità con la quotidiana esposizione al vandalismo e all’incuria: la chiesa è di fatto utilizzata come discarica, campo di calcetto e “tela” su cui disegnare e scrivere frasi d’amore e parolacce (foto di Eva Signorile)