Quadri, statue, specchi, orologi, mobili ma anche giocattoli e monete che vanno dal Cinquecento ai primi anni del Novecento. È il “piccolo mondo antico” che si svela quando si accede all’interno di un negozio di antiquariato, lì dove vengono raccolti e venduti pezzi unici recuperati da aste, mercatini, lasciti ereditari e donazioni di privati. Un mestiere, quello dell’antiquario, che nasce dalla passione per il collezionismo e per la storia e che richiede grande abilità nel riconoscere un oggetto di valore. A Bari sono rimasti in pochi però a svolgere questo tipo di professione. Dopo il boom degli anni 80, quando esercizi commerciali del genere riempivano le vie del centro, si è assistito infatti a un calo di interesse da parte dei clienti, che ha portato alla chiusura di numerosi locali. Tra i sopravvissuti ce ne sono comunque alcuni che possono vantare diversi decenni di vita: sono Coluccia (del 1958), Personè (1984) e Oltre il Tempo (1990). Siamo andati a trovarli (foto di Valentina Rosati)