Furono i primi africani ad approdare a Bari, ma a differenza dei tanti immigrati giunti in seguito in Puglia per scappare da povertà e miseria, i 25 congolesi che arrivarono qui nel 1973 lo fecero solo per un motivo: studiare all’università. Il gruppo proveniente dall’ex Zaire (Paese che cambierà nome nel 1997 in Repubblica Democratica del Congo), faceva infatti parte di “Cooperazione allo Sviluppo”, un programma della Comunità Europea rivolto ai Paesi meno ricchi del pianeta.
E quei ragazzi, all’epoca poco più che ventenni, a Bari riuscirono a laurearsi e specializzarsi, anche se solo tre di loro rimasero nel capoluogo pugliese. I giovani rimasti in Puglia nel corso degli anni divennero comunque tutti medici, si sposarono con donne baresi e misero su famiglia. Abbiamo così incontrato il 69enne Kasongo, il 71enne Marussia e il 73enne Sele per farci raccontare la loro storia. L’occasione è stata una festa organizzata il 30 giugno scorso (giorno dell’indipendenza del Congo) all’interno del “Bistrot sociale multietnico” di Piazza del Redentore