Cosa hanno in comune espressioni tipiche come “Le corne ca tìine”, “Ce uè?” e “Sì remanùte com'a la zite de Cègghie!"? Semplice: quando vengono pronunciate sono puntualmente accompagnate da precisi gesti fatti con le mani. Si tratta di “mosse” effettuate in modo spontaneo, quasi inconsciamente, tutte frutto del curiosissimo codice linguistico barese. Per scoprirle ci siamo affidati alla 45enne Anna Simi, fotografa locale che da pochi giorni ha pubblicato il libro “Capissce a mmé?”, in cui ciascuno di questi "automatismi" è spiegato con l'aiuto di suggestive immagini scattate nel centro storico