Da Nietta Tempesta a Vito Signorile, da Nico Salatino a Dante Marmone, da Gianni Ciardo a Nicola Pignataro, passando per Mariolina De Fano, Gianni Colajemma, Lino Spadaro, Pinuccio Sinisi e Mino Barbarese. Di chi parliamo? Dei tanti attori che hanno portato in auge il “teatro popolare barese”: un genere di messa in scena che prende spunto dal linguaggio, dalla gestualità e dai clichè che caratterizzano coloro che vivono nel capoluogo pugliese. Un “movimento” che portò soprattutto negli anni 70 alla fondazione di compagnie, all’apertura di piccoli politeama e al definitivo sdoganamento della “lingua barese”, prima di allora considerata non gradevole e poco colta e quindi non degna di essere rappresentata sui palcoscenici