«Quando dico che in casa ho un topo non vengo creduto: le persone associano infatti questo roditore a sporcizia e malattie, quando invece si tratta di un animale pulito, silenzioso e soprattutto intelligentissimo». A parlare è il 40enne barese Stefano, uno di coloro che ha deciso di adottare un mammifero molto particolare: il ratto bruno. Sì, proprio quello che si trova nelle fogne, soprannominato “pantegana” o “zoccola”, che da sempre incute timore e ribrezzo in chi lo incontra. Naturalmente i ratti in commercio sono nati in cattività, allevati lontano dalla strada, seguendo l’esempio della regina Vittoria d’Inghilterra che nell’Ottocento, innamoratasi di questi roditori “reietti”, diede il via alla moda del “fancy-rat” , la pratica del ratto da compagnia (foto di Gaia Agnelli)