Il sequestro di 782 reperti archeologici operato in Belgio
Letto: 120 volte
E' stata la più grande confisca di beni archeologici della storia della Puglia. Parliamo del ritrovamento di 782 reperti archeologici trafugati da vari siti pugliesi: un vero e proprio tesoro “custodito” da anni nella casa di un collezionista di Anversa, in Belgio. Lo scorso 21 giugno all’interno del Castello Normanno-Svevo di Bari si è tenuta la mostra di questi oggetti appartenuti perlopiù alla civiltà dauna e risalenti a un periodo storico compreso tra il VII al IV secolo a.C. Il bottino, del valore di 11 milioni di euro, è stato sequestrato grazie all’opera dei Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale, una sezione dell’Arma fondata nel 1969 e impegnata costantemente nella lotta contro i cosiddetti “tombaroli”, ovvero gli esperti di scavi illegali dediti al commercio clandestino di beni archeologici