È il particolare quanto inquietante luogo dove gli studenti di Medicina potevano assistere alle autopsie e alla dissezione dei cadaveri. Si tratta dell’anfiteatro anatomico del Policlinico di Bari, che deve il nome proprio alla sua singolare forma, costituita da sette ordini di gradini disposti in semicerchi concentrici che si affacciano su una “scena” in cui operavano i docenti. Un posto dalle tinte “noir” ma di grande fascino, che purtroppo è stato dismesso da vent'anni e oggi giace inutilizzato.
Ma c’è un però. Da qualche mese infatti Andrea Marzullo, professore associato di Anatomia Patologica e membro del comitato tecnico-scientifico del Sima (Sistema Museale d'Ateneo), sta lavorando per ripristinare l’uso dell’aula, non solo come sala autoptica e didattica ma anche come parte di un futuro museo del materiale anatomico (foto di Fabio Voglioso)