Una millenaria disciplina nata nel Sud-est asiatico che unisce le tecniche base di difesa alla tradizione religiosa. È la muay thai (letteralmente “lotta dei thailandesi”), chiamata anche “arte delle otto armi” perché consente di impegnare ben otto parti del corpo con pugni, calci, gomitate e ginocchiate.Uno sport di combattimento che ha preso piede ormai in tutta l’Italia, Bari compresa, dove è praticato in una decina di palestre. Tra queste attività c’è anche quella in cui si allena il 33enne Claudio Amoruso, atleta che il 24 luglio scorso ha conseguito il prestigioso titolo internazionale “World Boxing Council” battendo a Sciacca, in Sicilia, lo svizzero Philipp Hafeli. Per conoscere meglio questa particolare arte marziale siamo quindi andati a trovare proprio il campione pugliese al Combat Sports Center, palestra da lui aperta nel 2017 in corso Trieste, a pochi passi dalla spiaggia di Pane e Pomodoro (foto di Christian Lisco)