In questi ultimi anni lo abbiamo scritto più volte: a Bari si continua senza sosta a demolire edifici storici. Si tratta naturalmente di immobili privati, non tutelati dalla Soprintendenza, spesso abbandonati o desiderosi di grosse ristrutturazioni, ma che a loro modo raccontano il passato della città fatto di antiche industrie, palazzine di inizio 900 e in alcuni casi anche eleganti ville liberty.
Ma che cosa sta sorgendo al loro posto? Il Covid, le beghe sul Piano Casa e sui bonus edilizi hanno ritardato la “sostituzione” di questi edifici, ma ora i baresi stanno vedendo spuntare come funghi nuove costruzioni, che stanno decisamente cambiando il panorama architettonico della città.
Il problema è che questi edifici, pur avendo una loro estetica, si vanno spesso a scontrare con il contesto in cui sorgono. Il risultato è un minestrone architettonico, dove “grattacieli” nascono accanto a piccole chiesette e moderni fabbricati vengono incastonati tra palazzine di inizio 900 (foto di Rafael La Perna)