di Giulia Mele

Mario Signorile: «Con le mie webserie si sorride sulle piccole difficoltà della vita»
MODUGNO – «Cerchiamo di far sorridere sulle piccole difficoltà della vita». Parole del 21enne modugnese Mario Signorile (nella foto in primo piano), regista e produttore della webserie comica “Odio il mio migliore amico” pubblicata in 12 episodi su Youtube dal gennaio 2020 al dicembre 2021.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Mario, che si avvale per la sceneggiatura dell’aiuto del 21enne Michele Sgobba, di Bitritto, narra delle vicende di un gruppo di studenti fuorisede costretti ad affrontare problemi come il pagamento dell’affitto, il superamento degli esami o la ricerca di un lavoro. Il tutto naturalmente cercando di far ridere, sull’esempio di quanto fatto in passato da altri youtuber baresi quali i Nirkiop, i Frenchmole o i Mannaggias.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Abbiamo parlato con Signorile.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Hai cominciato a girare video su Youtube da giovanissimo…

Sì, ho sempre avuto la passione per il cinema. All’età di 16 anni realizzai un mediometraggio natalizio della durata di 29 minuti dal titolo “Mo ven Natal”, primo di una trilogia conclusasi nel dicembre 2018. Ciò che però mi ha portato a essere un po’ più conosciuto sono stati dei corti live-action pubblicati nel 2017 e ispirati ad “Uncharted”, celebre videogioco con protagonista il cacciatore di tesori Nathan Drake. L’originario nome del mio canale Youtube, infatti, era Nathan19421, dovuto proprio a questo personaggio a cui mi sento molto legato.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Da lì il passo verso le webserie è stato breve.

Tra il 2018 e il 2019 ho iniziato a creare le mie prime serie, di cui ho curato personalmente la sceneggiatura e il soggetto, come la fantascientifica “Solo nell’oscurità”, la drammatica “Impronte di noi” (di cui ho realizzato due stagioni) e infine “Reborn: Il grido del falco”, di genere action.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Non ti eri però mai approcciato al genere comico, un qualcosa che è avvenuto con “Odio il mio migliore amico”…


Per farlo mi sono avvalso dell’aiuto del mio compagno Michele Sgobba, che ha firmato con me la sceneggiatura. Lui è un personaggio comico nato e nel film interpreta uno scapestrato che mette spesso in difficoltà il suo compagno Mario (interpretato da me), che invece è più serio e timido. Il film è incentrato su loro due, studenti fuorisede dell’Università di Bari, anche se tra le presenze fisse contiamo quella di Felice Macina, che impersona il coinquilino di Mario e Michele e Ascelsa Iusco che veste i panni di Nicole, vicina di casa dei ragazzi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Qual obiettivo vuole raggiungere il lavoro?

Vogliamo far ridere su situazioni non facili da affrontare, quali uno sfratto o un esame non superato. Tutta la vicenda ha inizio a causa di Michele, che per comprare un televisore gigante butta via i soldi che sarebbero dovuti servire per pagare l’affitto e costringe i due protagonisti a trovarsi un lavoro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ti sei ispirato a qualche sitcom famosa?

Ho cercato di dare un’impronta più “televisiva”, ispirandomi a sitcom come Friends o How I Met Your Mother. A livello di sceneggiatura però io e Michele ci siamo basati su noi stessi. I personaggi interpretati infatti sono praticamente le nostre controparti reali, ovviamente rese più romanzate ed esagerate. Così nei vari episodi siamo riusciti a essere naturali, puntando sull’ironia di cui ci armiamo per affrontare le situazioni complicate della vita.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

C’è un episodio al quale sei legato o che ti è piaciuto particolarmente girare?

Se dovessi sceglierne uno, probabilmente sarebbe il sesto, nel quale Michele organizza a Mario un appuntamento al buio con una ragazza che, nel corso della serata, si rivela essere completamente diversa da quella che ci si aspettava. Questa puntata mi piace perché da un lato rispecchia un po’ la mia reale insicurezza con il genere femminile, dall’altro perché ha generato un tormentone che si è ripetuto poi nel corso di tutta la serie, ovvero: «Razza di scimmia depensante!», frase che Mario esclama quando è arrabbiato con Michele.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La serie avrà un seguito?

A marzo 2022 dovremmo cominciare a girare la seconda stagione, che speriamo possa risultare ancora più creativa e divertente della prima.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Nel video: l’episodio “Appuntamento al buio” della webserie “Odio il mio migliore amico”:



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