Cambiare sesso, un percorso lungo e difficile: il dramma di chi non si riconosce più
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lunedì 12 novembre 2012
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di Dominga D'Alano
Sono tantissimi gli uomini e le donne che ogni anno approdano qui per iniziare questo lungo e difficoltoso cammino. Il percorso dura dai tre ai cinque anni ed è costellato da controlli, cure ormonali ed endocrinologiche e visite presso psicologi e psichiatri.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La persona che cambia sesso per la scienza medica soffre di "disturbo dell'identità di genere", di una vera e propria patologia psichiatrica della personalità che la fa sentire intrappolata in un corpo che non sente suo. Come spiega Asia, «si confonde spesso l’omosessualità con questa patologia. Un uomo che ama un altro uomo sceglie un altro gay. Io desideravo un uomo etero, perché quando mi guardavo allo specchio vedevo dall’altro lato una donna».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il Sistema Sanitario Nazionale copre completamente cure e interventi con l’intera cassa mutua. Sulla carta, affinché alla fine del percorso ci sia la ricostruzione dei genitali e quindi una nuova identità non solo fisica ma anche civile, c’è bisogno che un giudice si esprima sulla diagnosi dello psichiatra, dando un parere di conferma o diniego. La conferma è per l’ospedale il nulla osta all’intervento finale. Tuttavia, laddove il giudice non confermasse o se il paziente non volesse attendere così tanto, è possibile cambiare sesso velocemente, attraverso interventi a pagamento effettuabili nello stesso reparto del Policlinico.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Per uno degli infermieri che lavorano da anni nel reparto c'è grande differenza tra il paziente che paga e quello che non paga. «Tra chi effettua l'intervento privatamente è abbastanza frequente trovare i "prostituti" - afferma -. Loro hanno denaro liquido e non hanno tempo nè voglia di farsi seguire dallo psicologo. Pensano che basti un taglio e una protesi per avere una vita e un corpo nuovo».
Invece non basta un'operazione per cambiare veramente sesso. «In molti - racconta l'infermiere - non seguono l’iter classico e trattano il loro corpo come carne da macello. Fanno gli interventi di ricostruzione vaginale, senza sottoporsi a trattamenti ormonali per peli e seno, rimanendo così nel limbo di identità incomplete. In tanti si operano ma poi non si riconoscono. Essere seguiti dallo psicologo in questa fase è importantissimo. Ci sono stati casi di persone che si sono suicidate per lo choc, per l’aver affrontato questo passaggio da sole, senza supporto».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Essere sostenuti dalle persone che ci amano e dai giusti professionisti è essenziale - spiega Asia -. Io sono una ragazza fortunata, ho avuto vicina la mia famiglia e il mio compagno, ma sono tantissimi i ragazzi che si presentano in ospedale da soli, perché ripudiati da tutti».
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Dominga D'Alano
Dominga D'Alano
I commenti
- Manuel - Livia ??? Francesca ! Muci
- patrizia - io posso capire che non sia facile nè per le persone confidarsi nè per i familiari ma poichè i figli non scelgono loro di entrare a far parte della famiglia , i genitori in primis dovrebbero sostenere in pieno questa transizione (e non parlo della parte economica ben inteso) Speriamo che la società si apra ad affrontare certe situazioni -noi siamo veramente rimasti al tempo della pietra