Letto: 9848 volte | Inserita: sabato 27 gennaio 2018
| Visitatore: Anna Ciavarella
Lavoro per una catena di profumerie da quasi 2 anni. In queste ultime 2 settimane l’azienda ci ha detto che dobbiamo licenziarci, così da essere assunti da un’agenzia interinale per 15 giorni e poi essere infine riassunti dalla nostra azienda. Questo perchè ci sarebbero dei cambiamenti nei contratti. Ma cosa comporta tutto ciò? E’ legale? Non so se fidarmi.
Non conoscendo le reali motivazioni che spingono la sua azienda a fare questa tipo di scelta, esprimo una valutazione su una base di logica prettamente esperienziale in questo settore. Posso affermare che lei potrebbe essere di fronte a un’operazione di “azzeramento” operata da parte dell’impresa di cui fa parte.
Ovvero si chiudono i contratti per riaprirli con condizioni meno favorevoli al dipendente. Vengono quindi azzerati gli scatti d’anzianità, permessi e ferie non godute e tutti gli elementi e le indennità maturate che possono attribuire una retribuzione effettiva maggiore.
C’è addirittura il rischio, nemmeno tanto remoto, che l’azienda le proponga, tramite l’agenzia interinale, un contratto di lavoro di durata differente o la inquadri in un livello retributivo inferiore, pur assegnandole le medesime mansioni, in spregio delle competenze da lei già acquisite.
Consideri infine che se lei è stato assunto prima del 7 marzo 2015, giorno in cui è entrato in vigore il decreto legislativo attuativo del cosiddetto Jobs Act, con le dimissioni rinuncia a parte delle tutele previste dall’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori e, in particolare, alla possibilità di chiedere la reintegrazione del posto di lavoro qualora sia vittima di un immotivato licenziamento.
Le consiglio di valutare bene la richiesta del suo datore di lavoro (anche opponendosi), perché potrebbe pentirsi amaramente del suo passo.