Film. Studio illegale: Fabio Volo non convince in una commedia un po' banale
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venerdì 15 febbraio 2013
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di Nicola De Mola
Andrea Campi (Fabio Volo) è un giovane avvocato rampante di un prestigioso studio legale. La sua vita lontano dal lavoro è però diventata apatica e ripetitiva, precipitata ormai da tempo in un’inconsistenza fatta di relazioni superficiali, sesso occasionale e apparenza. Rimasto colpito dall’improvviso suicidio di un collega e dal fatto che la sua storica fidanzata (che l’ha lasciato proprio per colpa del lavoro e a cui continua incessantemente a pensare) sia stata capace di mettere su famiglia, Andrea comincia a riflettere seriamente sulla sua condizione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Una scossa alla routine arriva dal suo capo (Ennio Fantastichini), che gli da l’opportunità di dare una svolta alla carriera, coinvolgendolo nell'acquisizione dell'azienda farmaceutica dell’ingegner Carugato (Pino Micol) da parte di una multinazionale araba. L’incarico impegnativo, affrontato insieme al giovane e impacciato collega Tiziano (Nicola Nocella), però lo mette faccia a faccia con l’affascinante e scaltra avvocatessa Emilie Chomand (Zoé Félix), di cui inevitabilmente si innamora.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La donna, in un primo momento immune alla superficialità di Andrea, è presto costretta a cedere le armi di fronte a un uomo che si dimostra pian piano pronto ad abbandonare la sua monotonia pur di conquistarla. Complice anche un viaggio a Dubai per concludere l’affare, i due avvocati scoprono così l’amore. Ma, quando si mischiano affari legali e affari di cuore, le sorprese sono sempre dietro l’angolo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Tratto dall'omonimo romanzo di Federico Baccomo, “Studio illegale” rappresenta il ritorno alla regia di Umberto Carteni dopo gli apprezzamenti della critica ottenuti con “Diverso da chi?”, ma stavolta il risultato non è lo stesso. La pellicola resta quasi incompiuta e, sospesa tra commedia sentimentale e satira sull’avvocatura di alto livello, risulta forse un po’ troppo banale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Questo nonostante una buona prova da parte del cast, con l’efficace e sempre affidabile Ennio Fantastichini, l’affascinante Zoé Félix e l’impacciato Nicola Nocella, probabilmente il miglior personaggio di tutto il film. Non convince invece la prova del protagonista Fabio Volo, sempre più schiavo del ruolo di romantico filosofo dell’amore che da anni si è cucito addosso e incapace di fornire quel tocco di originalità che forse avrebbe dato al lavoro di Carteni tutto un altro senso.
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Scritto da
Nicola De Mola
Nicola De Mola