Attacco al potere. La sagra del già visto: stavolta la minaccia agli Usa arriva dalla ''Corea''
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lunedì 13 maggio 2013
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di Francesco Sblendorio
Ancora una volta un cittadino americano salva il mondo. Come da tradizione del cinema di Hollywood le sorti del pianeta sono nelle mani di un eroe statunitense che solo contro tutti preserva la pace e afferma l’invincibilità degli Usa.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Stavolta la minaccia arriva dalla Corea, che va ad allungare la lista dei nemici degli Stati Uniti. L’eroe di turno si chiama Mike Banning, interpretato da Gerard Butler, alle prese con un ruolo d’azione, dopo averci fatto ridere con la sua sferzante ironia in “La dura verità”. Mike è un ex responsabile della sicurezza nazionale che si trova ad essere l’unica speranza di salvezza per il presidente degli Stati Uniti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Tutto comincia quando la delegazione della Corea del Sud arriva in visita alla Casa Bianca. Negli stessi minuti un piccolo gruppo di estremisti ben addestrati e armati fino ai denti circonda la residenza presidenziale e vi fa irruzione. Asher e il suo staff vengono presi in ostaggio e uno alla volta tutti i membri dei Servizi Segreti vengono uccisi. Con il presidente fuori combattimento, le redini del Paese vengono prese dal suo portavoce Allan Trumbell (Morgan Freeman). È lui, insieme con i suoi consiglieri, che dal Pentagono prova a governare una situazione che si fa sempre più drammatica, perché i terroristi stanno mettendo sotto scacco il mondo intero e iniziano a uccidere gli ostaggi. Ma è a questo punto che entra in azione Mike Banning, rimasto il solo a cercare di liberare la Casa Bianca dagli invasori. Grazie alla sua dettagliata conoscenza dell’edificio, cercherà di salvare il presidente, suo figlio e con essi le sorti della pace mondiale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Trama che dà molto di “già visto” per un tema abusato nella storia del cinema americano. Dopo i sovietici, gli integralisti islamici e gli alieni, arrivano i coreani a minacciare gli Usa. Peccato che non sia chiaro di quali coreani si tratti: non quelli del Nord, tantomeno quelli del Sud, ma una non meglio precisata “formazione paramilitare”. I cui membri riescono a spacciarsi per componenti della delegazione al seguito del primo ministro sudcoreano e a entrare addirittura nel bunker segreto della Casa Bianca. Siamo alla fantascienza politico-militare. Come per l’aereo pilotato dai terroristi che, dopo aver abbattuto i velivoli dell’esercito americano che lo hanno affiancato, riesce a sorvolare indisturbato tutto il territorio statunitense da Ovest a Est e colpire indisturbato Washington.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Finale scontato con la bandiera a stelle e strisce che ritorna a issarsi sulla Casa Bianca e il discorso del presidente alla nazione. Si salva la storia personale di Mike Banning: responsabile della morte della first lady, 18 mesi dopo si riscatta salvando il resto della famiglia presidenziale.
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