di Cassandra Capriati

Bisceglie, ore 7 del mattino: tra grida, triglie e seppie parte l'asta del pesce
BISCEGLIE – «Maurizio segna, sei casse di triglie a venti euro». Ancora non lo sappiamo, ma questo sarà uno dei motivi ricorrenti che ci ritroveremo ad ascoltare all’asta del mercato ittico di Bisceglie che si svolgerà di lì a poco. Ogni mattina infatti, dal lunedì al venerdì, alle 7 in punto i pescatori vendono ai pescivendoli ciò che hanno catturato durante la notte. Quando noi arriviamo sono le 6 del mattino e mentre gran parte del paese dorme, di fronte al porto notiamo già un gran fermento. I pescatori infatti si stanno affrettando a scaricare la loro mercanzia per portarla all’interno del mercato e sistemarla prima che l’asta abbia inizio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Questo è l’unico mercato nel quale è possibile trovare pesce fresco locale partecipando all’asta di mattina  - ci spiega il 58enne pescivendolo Gaetano -. Nei mercati ittici di Molfetta e Manfredonia infatti le aste si svolgono rispettivamente alle 3 di notte e nel pomeriggio. Quando ero piccolo – aggiunge con nostalgia l’uomo – la facevano anche al mercato di Bari, io andavo lì ad aiutare mio zio, anche lui pescivendolo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Mentre i pescatori si affaccendano rapidamente per predisporre al meglio la loro merce, i pescivendoli si aggirano all’interno del mercato osservando la mercanzia che è già stata esposta. In questo modo sono in grado di rendersi conto quali sono gli articoli a disposizione per avere il tempo di decidere e valutare che cosa comprare. Un grande lavorìo per un’operazione che poi complessivamente si svolge rapidamente in poco più di mezz’ora. (Vedi foto galleria)

Ci uniamo a loro e osserviamo in particolare una grande abbondanza di triglie, ma anche “cicale”, seppie e moscardini. Tutte varietà di pesce locale piuttosto comuni da trovarsi nel mese di ottobre. Spicca invece unica, rispetto al resto, una grossa rana pescatrice. Il pesce è suddiviso all’interno del mercato non in base alla tipologia, ma a seconda del peschereccio a cui appartiene per facilitare poi la vendita all’asta, che si svolge proprio a blocchi per la mercanzia di ogni singola imbarcazione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Figura centrale è quella dell'astatore, che risulta essere l'elemento fondamentale che fa da collante tra i pescatori e i pescivendoli.  È a lui infatti che spetta il compito di stimare il prezzo di partenza sulla base di alcuni fattori: la quantità del pescato, la sua qualità e le condizioni meteorologiche durante la pesca. Egli inoltre svolge il compito di garante e responsabile dei pagamenti e in cambio riceve il dieci per cento sulle vendite.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

A sovraintendere l’asta, in questo caso è il 35enne Piero, che all’orario prestabilito si posiziona vicino al primo blocco di pesce e attorniato dai pescivendoli, inizia a dettare molto velocemente i prezzi di partenza per ciascuna categoria. Immediatamente tutti i commercianti iniziano a far la propria proposta, cercando di ottenere ciò che vogliono al prezzo più vantaggioso. Il tutto si svolge in maniera piuttosto rapida e concitata, tanto che ogni battuta d’asta non dura più di qualche minuto, ma sono minuti particolarmente intensi (vedi video).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Tutti si accalcano attorno alle casse di pesce, le varie offerte si sovrappongono tra di loro, visto che ognuno dei pescivendoli cerca di parlare con voce più alta degli altri e si deve davvero fare uno sforzo per comprendere chi abbia detto cosa. Tanto che a noi giungono spezzoni di conversazioni diverse: c’è chi chiede di avere solo tre casse di triglie, chi rilancia indicando di volere tutta la fila che gli si trova davanti a patto di poter avere anche le seppie, chi vuole solo le cicale. In tutto ciò una sola costante: il nome di Piero, che risuona continuamente nelle grida di ognuno. Tutti vogliono richiamare la sua attenzione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In questo clima di marasma generale qualcuno cerca di approfittarne cercando di prendere un paio di cassette di pesce prima che Piero abbia effettivamente approvato l’offerta, ma all’occhio vigile dell’astatore non sfugge nulla e riesce così a fare in modo che ognuno rispetti le regole. Naturalmente non mancano le proteste e i toni si accendono quando qualcuno degli uomini non è soddisfatto dell’accordo raggiunto, ma sono piccoli alterchi che vengono spenti sul nascere: non c’è tempo per discutere, l’asta deve continuare.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Nel frattempo si sente spesso Piero gridare cifre al suo aiutante: «Maurizio segna 4 cassette a 20 venti euro,  Maurizio 6 a 18». Non si tratta di certo dei prossimi numeri da giocare al superenalotto, ma degli acquisti fatti dai vari commercianti che vengono segnati prontamente dall’uomo su una pratica cartellina.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Notiamo inoltre come ogni volta che qualcuno faccia un’offerta, l’astatore cerchi sempre di includere nella negoziazione anche alcune casse di triglie, tanto che sembra quasi impossibile comprare qualsivoglia altra merce se non si acquistano anche quest’ultime. Il 26enne pescivendolo Giovanni ci chiarisce il perché. «In questo periodo – dice - c’è una grande abbondanza di triglie, quindi si cerca di evitare che durante la vendita ne restino grosse quantità invendute. Ad esempio per poter comprare le cicale a soli 18 euro a cassa, ho dovuto acquistare anche quattro casse di triglie».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Proprio mentre il giovane pescivendolo ci sta parlando, la nostra attenzione viene catturata da una voce più alta delle altre, che protesta proprio per le troppe triglie che Piero cerca di fargli prendere. «No, poi io non le vendo tutte queste – si lamenta l’uomo – ho già preso quattro casse, per me bastano». Non riusciamo a capire chi dei due l’abbia spuntata alla fine, ma poco dopo vediamo il signore mettere rapidamente da parte ciò che è riuscito ad accaparrarsi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Chiediamo in giro quale altro articolo si può acquistare in questo periodo e a quanto. Così, scopriamo che le triglie piccole vengono acquistate per soli cinque euro a cassa (dove per ogni cassa in genere ci sono 5-6 chilogrammi di pesce), che una cassa di seppie vale dieci euro e che per i moscardini bisogna lasciare sul banco 40 euro a cassa.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Nel frattempo l’asta si è conclusa. Tuttavia ora ha inizio una nuova e spontanea fase: la contrattazione tra i commercianti. Non tutti infatti sono riusciti a procurarsi ciò che desideravano e per questo dopo aver sbirciato tra gli acquisti degli altri, sperano di poter ricomprare qualcosa. È questo il caso del pescivendolo Enrico, che durante la compravendita si è lasciato sfuggire le gallinelle di mare e ora si aggira vicino i punti di carico delle merci cercando di capire chi tra i tanti pescivendoli presenti è riuscito ad ottenere le poche casse disponibili.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In molti, proprio per evitare che i propri rivali spiino i loro acquisti, cercano di occultare la merce più ambita: così vediamo cassette di cicale che vengono ricoperte da quelle delle triglie o ancora confezioni di allievi, mercanzia molto rara al momento, che sono caricate sui furgoni solo quando la maggior parte dei commercianti è andata via.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Per alcuni la mattinata si è conclusa in maniera più soddisfacente, per altri meno. Mentre andiamo via ad esempio scorgiamo un anziano signore salire su un motorino con una fila di cassette ben più alta di lui: sembra essere particolarmente contento per gli acquisti fatti. Ma c’è anche già chi si preoccupa per il giorno seguente. Poco più avanti intercettiamo le parole di un pescivendolo che ha appena finito di caricare una grande quantità di pesce. Dice al suo assistente: «Oggi dobbiamo assolutamente vendere le triglie o domani mattina non potremo comprare niente». Maledette triglie.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Nel video (montaggio di Gianni de Bartolo) i momenti più significativa dell'asta che si svolge ogni mattina nel mercato del pesce di Bisceglie:



 


© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
Alcuni pescatori scaricano dalle loro barche sul porto di Bisceglie la merce catturata durante la notte
Dai pescherecci affluiscono grandi quantità di pesce
Sono le 6 del mattino: il mercato ittico si prepara ad accogliere pescatori e pescivendoli
La merce viene sistemata sul pavimento del mercato prima dell'inizio dell'asta
Gran parte delle casse è colma di triglie, una varietà di pesce molto comune nel mar Adriatico nel mese di ottobre
I pescivendoli osservano i prodotti esposti...
... e si stringono intorno alla mercanzia non appena l'asta ha inizio
Tra offerte, grida e alterchi l'asta è parecchio concitata
Il 35enne Piero mentre conta il numero di casse di pesce acquistate da un commerciante: è lui l'astatore, la figura che garantisce la regolarità delle compravendite
Piero sposta alcune casse: ciascuna di esse pesa circa 5 chili
Un altro momento dell'asta: il prezzo della merce varia a seconda della quantità, della qualità e delle condizioni metereologiche affrontate durante la pesca



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