di Stefania Buono

Gli indimenticabili flipper: c'è chi li colleziona, tra nostalgia e affari
Era un oggetto imprescindibile: in tutti i bar e i locali che si rispettavano ce n’era uno. Poi sono arrivati prima i videogiochi e poi le slot machine e per loro, non c’è stato più un futuro. Parliamo dei mitici flipper, quelle coloratissime macchine che permettevano attraverso due “alette” comandate da pulsanti esterni di colpire una biglia d’acciaio mirando su vari bersagli.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

I flipper ora sono di fatto scomparsi, tuttavia ci sono migliaia di nostalgici che continuano a giocarci e a collezionarli, andandoli a cercare in ogni angolo del mondo. Uno di questi è il romagnolo Riccardo Pizzi, 50enne informatico di professione, che ha fondato il sito collezionistidiflipper.it, una community che riunisce gli appassionati italiani del “pinball”. Qui è possibile mostrare i propri pezzi pregiati, acquistarli e venderli.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Riccardo possiede circa un centinaio di macchine di tutte le età (vedi foto galleria), dagli anni Quaranta fino agli anni Novanta, tutte funzionanti. Il fiore all’occhiello della sua collezione è uno Skyway del 1954, («conosco solo un altro che ce l’ha», afferma). E spesso proprio lui a riparare i flipper dopo averli comprati per poco. «Di solito acquisto macchine ferme da trent’anni che magari hanno anche dei pezzi mancanti e cerco di ridar loro vita – dice il collezionista -. In questi casi bastano 500 euro per avere un flipper in casa propria. Perché invece per un gioco perfettamente funzionante si arriva anche a 6-7mila euro».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Del resto nel mondo è rimasta solo una casa a produrle, l’americana Stern, anche se negli ultimi tre anni sono nate altre ditte minori con tirature limitate. E chiaramente il mercato è limitato ai collezionisti, visto che queste macchine non vengono più prodotte né per i bar né per le sale giochi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma restano i flipper antichi, «che si vanno a trovare nei locali che non li utilizzano più, su ebay o acquistandoli o scambiandoli con i collezionisti cercando di fare un affare», spiega Riccardo. Tra le macchine più rare e ambite la Gottlieb Mermaid e la Bally Balls-A-Poppin degli anni 50, la Mata Hari (versione elettromeccanica di cui sono stati prodotti solo 170 pezzi negli anni 70) e la più recente Capcom Big Bang Bar di cui esistono solo 14 pezzi prototipo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In realtà oltre ai collezionisti ci sono anche i giocatori, i “professionisti” del flipper. I tornei ufficiali vengono organizzati dalla Ifpa (International flipper pinball association) che si propone di diffondere il flipper sportivo nel mondo. Nel 2005 è stata introdotta anche la World pinball player rankings ovvero, la classifica ufficiale dei migliori giocatori al mondo. Esistono oltre 18mila giocatori che si contendono il primato grazie a tornei nazionali, europei e mondiali.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma perché il flipper perché piace ancora tanto? «Perché è un oggetto che colpisce  - risponde Riccardo – per la sua colorata estetica, per il suo funzionamento (unico) e perché giocandoci ci ricordiamo di quando eravamo bambini».


© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
Big Ben, flipper della Williams risalente al 1954
Dancing Lady, flipper della Gottlieb risalente al 1966
Superman, flipper della Atari del 1979
Nags, flipper della Williams del 1960
Skyway, flipper della Williams del 1954
Hi Lo, flipper della Gottileb del 1969
Fun Fair, flipper della Genco del 1968
Paragon, flipper della Bally del 1979
Thing, flipper della Chicago Coin del 1951
Le alette dell'Orbitor 1, flipper della Stern risalente al 1982



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