di Mina Barcone

Stagni, boschetti e piante rare: è il museo orto botanico del Campus
BARI - Proprio nel cuore di Bari, all'interno del Campus universitario accanto al dipartimento di Botanica, è possibile ritrovarsi all’improvviso davanti a uno stagno, a un boschetto, a una roccaglia e a piante tipiche della macchia mediterranea. Sono circa duemila infatti i diversi esemplari di alberi, arbusti ed erbe che si ammirano all'interno del Museo Orto botanico dell’Università di Bari, istituito nel 1955 e poi ampliato nel 1964. (Vedi foto galleria)

E’ caratterizzato non solo dall’ampio giardino, ma anche da una banca del germoplasma e dall'herbarium, strutture fondamentali per la ricerca, lo studio e la conservazione della biodiversità a cui si dedicano cinque tra professori e ricercatori.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Tra le chicche del giardino, grande circa un ettaro, c’è una struttura coperta che ospita piante di papiro alcune alte anche tre metri o il bellissimo corridoio di piante rampicanti (berceau) formato da glicini, gelsomini e bungaville. Diverse zone dell'orto sono dedicate alla flora spontanea pugliese, come quelle che è possibile osservare nella roccaglia. Il boschetto è formato prevalentemente da fragni tipici delle Murge sud-orientali pugliesi. Addentrarsi nella zona dedicata alla macchia mediterranea non è semplice in questo periodo, visto le tante zanzare che vivono tra i rami sporgenti di alberi e arbusti. «Il periodo migliore per visitare l'orto è sicuramente in primavera, quando tutto ricomincia fiorire», spiega Luigi Forte, direttore del museo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Suggestivo lo stagno che ospita le ninfee (piante acquatiche) dei laghi Alimini, piante acquatiche a rischio estinzione nel territorio locale. Lo stagno è habitat ideale per le piccole rane che lo popolano, assieme a libellule rosse e piccoli pesciolini che si nutrono di zanzare. Al centro del giardino vi è la parte più antica, quella tipica degli orti botanici del passato, con le piante medicinali alle quali è dedicata una superficie suddivisa in 140 parcelle delimitate da lastre di pietra di Corigliano, che ospitano circa 100 specie di piante medicinali diverse tra cui valeriana, finocchio, melissa e diversi tipi di lavanda e salvia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


All'interno del giardino è situata anche una serra, al cui interno vengono coltivate, piante a rischio di estinzione in Puglia, oltre a una collezione di curiose piante di origine sud-africana, i lithops, comunemente conosciute come "sassi viventi". Spostandoci nella struttura interna afferente al dipartimento di Botanica, vi è la banca del germoplasma e la camera di conservazione, dove si trovano semi custoditi a bassa temperatura (-15°). La maggior parte sono di piante pugliesi rare: dopo aver subito un opportuno processo di deidratazione, possono essere confezionati e conservati addirittura per alcuni secoli.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Infine ultima struttura del museo è l'herbarium. Sembra quasi un forziere segreto, ma in realtà si tratta di armadi compattabili per archiviazione . Al suo interno sono conservati circa 37mila piante essiccate, la maggior parte delle quali proviente dal territorio pugliese. Ci sono esemplari anche molto antichi: uno risale addirittura al 1806.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il giardino è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12. Per la visita guidata al museo è possibile prendere accordi con la direzione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Nel video il Museo Orto Botanico, con l’intervento del direttore Luigi Forte (di Gianni De Bartolo):


 


© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
L'entrata del giardino
Panoramica del giardino
Una struttura che custodisce delle piante di papiro
Berceau formato da glicini, gelsomini e bungaville
Roccaglia con flora tipicamente pugliese
Area dedicata alle piante grasse della macchia mediterranea
Piante medicinali in lastre di pietra di Corigliano
Boschetto di fragni
Una serra all'interno del giardino
La banca del germoplasma
Piante grasse conservate e lithops conservati nella serra
Particolare delle ninfee dei laghi Alimini



Mina Barcone
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