«Una sola anima che vive in due corpi»: la vita dei ''telepatici'' gemelli
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lunedì 1 settembre 2014
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di Raffaella Ceci
Che siano monozigoti, dello stesso sesso e identici nell’aspetto o dizigoti, originati da due fecondazioni distinte e con tratti somatici diversi, poco importa, i gemelli si sentono in ogni caso «una sola anima che vive in due corpi».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Le nostre vite sono diventate inseparabili da quando abbiamo emesso il primo respiro – ci dicono all’unisono Antonio e Alessandro, 14enni eterozigoti. – Avere un gemello è qualcosa di stupendo: non si è mai soli, si ha sempre qualcuno accanto, qualcuno di cui ci si può fidare al cento per cento. E nelle marachelle le colpe si dividono - continua Carmine - quando io e Benedetto eravamo piccoli, di fronte ai disastri combinati in casa non ci accusavamo mai a vicenda, diversamente da quanto spesso accade tra fratellini».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Certo, aspettarsi un figlio e ritrovarsene due non è affatto semplice per i genitori: doppio corredino, doppie notti insonni e soprattutto doppie spese, ma di solito la fatica lascia il posto all’orgoglio. Anche se i genitori spesso marciano un po’ troppo sulla uguaglianza fisica dei loro figli. «Di solito i gemelli vengono vestiti nello stesso modo – sottolineano le 24enni Giulia e Valentina -. É una cosa simpatica ma non deve essere fatta continuamente, è infatti necessario che i genitori trattino i gemelli individualmente, come due persone diverse».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Per alcuni è quindi bene che i gemelli non vadano nella stessa classe a scuola. «Alle elementari la pediatra consigliò ai nostri genitori di dividerci per non correre il rischio di assomigliarci troppo in gusti e modi di pensare - racconta Stefania, gemella omozigote di 34 anni – ed è stata una scelta azzeccata. Crescendo e vivendo in un ambiente scolastico diverso abbiamo infatti sviluppato un carattere diverso, anche se comunque amiamo le stesse cose: la musica, gli animali, la danza e facciamo lo stesso lavoro». «Dipende però dai bambini - sottolinea Carmine -. Ad esempio ho sentito di una coppia di fratellini messi in classi diverse che non avevano un buon rendimento scolastico: dopo essere stati riavvicinati sono migliorati entrambi». Le 29enni Simona e Debora invece non sopportano che possa spettare ad altri la scelta di separarle. «L'essere gemelle per noi è una cosa speciale – dicono -. Abbiamo frequentato la stessa classe e lo stesso banco fino alla maturità. Giochiamo tutte due a calcio dall'età di 7 anni e sempre nella stessa squadra, ma con ruoli diversi. E da 8 anni viviamo insieme a Mantova dove abbiamo comprato una casa tutta nostra e lavoriamo entrambe come autiste di autobus».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Delle vite inseparabili quindi quelle dei gemelli, un rapporto speciale che secondo loro li porta quasi a essere “telepatici”: pensano la stessa cosa nello stesso istante, condividono malesseri e sensazioni, si “captano” a distanza. «Avvertiamo un mondo “tutto nostro” che ci appartiene anche se siamo lontane», afferma Enza. «Noi crediamo fortemente nella telepatia tra gemelli – ci dicono Alessandro e Antonio - ci capita molto spesso di pensare la stessa cosa nello stesso momento, di agire nello stesso modo, di provare gli stessi dolori, le stesse gioie e le stesse sensazioni». «Quando entrambe lavoravamo in albergo in piani diversi – ricorda Stefania – un giorno sono svenuta per un taglio alla coscia. Ebbene, mia sorella ha avvertito il mio dolore e mi ha cercata all’impazzata». «a mia gemella doveva operarsi al ginocchio ed io quel giorno io ero a lavoro – dice Simona - a un certo punto senza una ragione sono scoppiata a piangere, sentivo che era successo qualcosa di brutto. A quel punto ho telefonato in ospedale: Deborah aveva avuto un arresto cardiaco dopo l’anestesia».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Stessi pensieri quindi, stessi gusti, stessi interessi, ma i gemelli non litigano mai? Può capitare per esempio che ci si innamori della stessa persona? «Si può bisticciare per cose futili, come lo scambio dei vestiti, ma nulla di più - affermano Simona e Deborah -. Per un periodo abbiamo frequentato due gemelli, quando ci siamo incontrati per la prima volta ognuna ha puntato il suo, senza discutere. Il modo di porsi fa la differenza e poi c’è troppo rispetto tra noi». Carmine conferma: «I gemelli sono capaci di tirarsi indietro in questi casi, il legame ha sempre la meglio, cosa che non sempre accade tra sorelle e fratelli “normali”».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
In realtà secondo il parere di alcuni psicologi, l’essere gemelli qualche controindicazione la porta. Tra queste la difficoltà di separarsi quando per forza di cose la vita lo richiede.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Quando una delle due si fidanza nasce un problema, abbiamo poco tempo per stare insieme», ammettono Simona e Deborah. «A parte questo però non credo che i gemelli abbiano una vita più complicata degli altri – afferma la psicologa Monica Lasaracina - . Ognuno di loro ha una vita distinta e non sono intercambiabili. Ci potrebbe essere competizione tra di loro o si potrebbe instaurare tra di loro un rapporto morboso o al potrebbero detestarsi, ma nulla di diverso da ciò che può avvenire tra normali fratelli o amici. Non si tratta infatti di atteggiamenti tipici di persone “uguali”, ma solo di variabili di personalità».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Al contrario essere gemelli porta molti vantaggi pratici: è facile che i fratelli approfittino della loro grande somiglianza. «Per due anni ho guidato il motorino di mia sorella con il suo patentino», ammette divertita Federica. «Alla fine dell’anno scolastico dovevamo fare le ultime interrogazioni e per evitare di studiare troppo l’abbiamo pensata giusta: una ha sostenuto (per entrambe) le due interrogazioni di storia e l’altra quelle di diritto. Abbiamo faticato la metà», confessano Erica e Sarah, che poi aggiungono: «Quest’anno abbiamo deciso di iscriverci in palestra, tutte e due sì, ma con un solo abbonamento. Essere gemelle è divertente».
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Scritto da
Raffaella Ceci
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