Scandalo a Ruvo, il sito del liceo diventa un portale per incontri sexy
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giovedì 2 ottobre 2014
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di Eva Signorile
A un primo "click" non ci si fa quasi caso: la grafica è simpatica, magari un po' naif, con quel fondo rosso e quelle due buffe mele sulla pagina in alto, forse più adatta a una scuola primaria piuttosto che a un liceo frequentato dalla "meglio gioventù" del triangolo Ruvo-Corato-Terlizzi. Ma quando inizi a leggere, ti accorgi che qualcosa non torna e la scritta nera trionfa sul fondo scarlatto: "Parliamo Di Sesso. Siti Di Incontri E Annunci". Le parole della copertina sono inequivocabili e certo non parliamo di caramelle per bimbi, né di annunci di lezioni private. Magari di qualche approfondimento di anatomia, al massimo, ma certo sono esclusi gli "under 18".Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
A onor del vero, qualche pretesa didattica il sito ce l'ha. Se si scorrono gli unici due articoli presenti ci si può imbattere in preziosi suggerimenti del tipo: "Scrivete brevi periodi non superiori alle tre righe e usate una punteggiatura corretta", il classico invito che rivolgono tutte le docenti di italiano agli studenti in affanno davanti a un compito in classe. E poi, come non essere umanamente d'accordo con l'esortazione che ci proviene dal secondo articolo ("Ecco Come Fare Un Incontro Di Sesso") e cioè "al primo posto bisogna porre la sincerità: mai prendere in giro il prossimo", un consiglio che fa tanto ora di religione. Non fosse per lo sperpero di tutte quelle maiuscole e per certi altri suggerimenti, si potrebbe quasi cadere in inganno, ma dobbiamo fare un certo sforzo per ignorare la bella signora in posa sexy e reggicalze che ammicca da una foto a margine dell'articolo. (Vedi foto galleria)
Provocazione deliberata, geniale manovra imprenditoriale ai limiti della legalità o semplice goliardata di qualche studentello che ha attuato una vendetta per l'ultima interrogazione andata male? Le indagini della polizia postale sono in corso.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Di certo c’è che l'istituto ha abbandonato il vecchio dominio "www.liceotedone.it", in favore di un più ministeriale ".gov", lasciando però libero il precedente, forse per risparmiare le risicate somme a disposizione della scuola. Qui, il destino dell' istituzione si sarebbe incrociato fatalmente con le ambizioni di un intraprendente imprenditore che dalla Germania che avrebbe acquistato il dominio per farne un sito di “giochi proibiti”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nulla di illegale insomma: il porno-imprenditore avrebbe semplicemente acquistato un dominio improvvisamente resosi libero, usufruendo per giunta dei tanti "click" di ignari genitori e alunni che digitavano l'indirizzo per consultare orari di ricevimento dei professori o per informarsi su eventuali uscite anticipate da scuola.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
I due siti per il momento continuano a convivere per le strade virtuali di internet, ma la speranza dei docenti è che il vecchio portale venga oscurato al più presto, mentre tra i banchi dell'istituto in via Volta si torna a studiare, quest’anno con qualche sorrisetto in più.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
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