Harry Potter a Bari: a cavallo di scope magiche c'è il ''quidditch babbano''
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mercoledì 3 dicembre 2014
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di Valeria Quarto
«Anche noi giochiamo a cavallo di “scope” , che però certamente non volano – ci dice Dario, 16enne vicecapitano del “Levante” –. Solitamente usiamo tubi di pvc lunghi un metro che coloriamo con del nastro adesivo rosso, bianco e blu: i colori della nostra squadra. Gli “anelli” (le porte) sono cerchi realizzati assemblando dei tubi in plastica e sorretti da un’asta. E le palle magiche che vediamo svolazzare nel film (la pluffa, i bolidi e il boccino d’oro), sono sostituite rispettivamente da palloni da volley, da dodgeball e da una pallina da tennis infilata in un calzino».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nato nel 2005 in un college americano dall’idea di alcuni appassionati della saga, da qualche anno il quidditch è “volato” anche in Italia. In tutta la Penisola ci sono otto squadre ufficiali, iscritte all’Aiq (Associazione italiana quidditch), di cui ben tre si trovano in Puglia. Si tratta della “Lunatica quidditch club” di Brindisi, che ha vinto il Torneo nazionale Aiq nel maggio 2014, la “Mischief managed quidditch club” di Lecce e la neonata “Levante quidditch club” a Bari, creata a settembre di quest’anno.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Abbiamo scoperto dell’esistenza del gioco grazie alla squadra brindisina - ci spiega la 24enne Marina -. Durante la fiera del fumetto, il B-Geek, tenutosi a Bari lo scorso settembre, loro avevano uno stand con esposti accessori e oggetti del mondo di Hogwarts e hanno proposto a me e ad altri di formare un’altra squadra».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma come si gioca a quidditch? Ci sono due squadre ognuna composta da sette giocatori, tre cacciatori, due battitori, un cercatore e un portiere. Sono tutti a cavallo di un tubo che simula una “scopa magica”. L’obbiettivo è quello di segnare più goal possibili e afferrare il boccino d’oro. Dei primi se ne occupano i cacciatori, che con la sola mano libera (l’altra è impegnata a reggere il manico della scopa) devono lanciare la “pluffa” nell’anello della squadra avversaria, battendo il portiere. Intanto i battitori hanno il compito, scagliando i “bolidi” sui giocatori dell’altra squadra, di farli cadere dalla scopa. Ogni gol vale 10 punti, ma se si riesce ad afferrare il “boccino” di punti se ne fanno 30. E’ il cercatore che si occupa di prendere il boccino: è appeso ai pantaloni del boccinatore a mo’ coda. Il boccinatore è un corridore imparziale che ha il compito di non farsi prendere e di fare spettacolo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il team barese, formato da una decina di ragazzi di età compresa tra i 14 e i 24 anni, si allena due volte a settimana a Parco 2 giugno. E' qui che li incontriamo mentre vestiti tutti di blu, si inseguono in mezzo al prato verde, con un tubo in mezzo alle gambe (vedi foto galleria e video). «Questo gioco però non è facile – afferma Dario -. Quasi tutti noi facciamo anche altri sport. Per esempio io pratico la pallavolo. Bisogna essere resistenti e scattanti, avere senso dell’equilibrio. E il ruolo del cercatore è ancora più “delicato”, addirittura molti cercatori svolgono il parkour».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Dal sudore che gronda dalla sua fronte e dal fiatone, ci rendiamo conto che non sta raccontando frottole. Ma tutta questa fatica non è fine a se stessa: gli allenamenti servono per i tornei che si svolgono durante l'anno, in Italia e all'estero. La prima partita del Levante è fissata per la fine di dicembre.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Mentre li guardiamo però ci accorgiamo però di quanto siano “nerd” i nostri giocatori: passandosi pluffe e bolidi e compagnia bella, non mancano battute sulla fisica o commenti su fumetti e saghe letterarie fantasy. E anche se le scope non volano, loro corrono come se non stessero andando a caccia di una pallina avvolta in un calzino, ma di un vero boccino d’oro. Come provetti Harry Potter.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nel video (di Gianni De Bartolo) gli allenamenti della “Levante quidditch club” a Parco 2 Giugno:
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Valeria Quarto
Valeria Quarto