Bari, sotto il Fortino c'è una chiesa: antica, sconosciuta e abbandonata
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lunedì 22 dicembre 2014
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di Marco Giannino
Entrando nel forte, nell’androne utilizzato per mostre e spettacoli, sulla sinistra c’è una tenda nera. Alzandola ci si ritrova davanti a qualche gradino, una scala che bisogna percorrere per andare giù. Ed eccola qui la chiesa (vedi foto galleria): il luogo è buio e l’unica fonte di luce deriva dalla finestrella descritta sopra. Gli ambienti sono due, uno spazio più grande e un corridoio dove ci sono alcune nicchie che forse un tempo ospitavano delle statue. Il posto è umido e sul pavimento e sulle pareti cresce dell’erba, in fondo si tratta di uno spazio abbandonato e utilizzato come magazzino dove accatastare sedie e tavoli.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Un peccato, visto che, come afferma Don Francesco Micunco, collaboratore dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici, «la chiesa fu costruita nel 1440 assieme al resto del fortino, ma mentre il forte fu poi distrutto nel corso dei disordini del 1463 e riedificato tra il 1501 e il 1524 da Isabella D'Aragona, la cappella mantiene ancora il suo aspetto originario, visto che fu una delle poche strutture a non essere abbattuta. Rappresenta quindi una delle parti più antiche del fortino».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La chiesa è dedicata a Sant'Antonio abate, che dà anche il nome al forte. E’ proprio in questa cappella, secondo la leggenda, che fu portata in salvo la statua lignea del santo che si trovava in una chiesa che fu sommersa dalle acque (storia che abbiamo descritto nell’articolo ''Monte rosso: nel mare di fronte al Fortino c'è una chiesa sommersa"). Ora la statua è custodita nella chiesa di Sant'Anna in via strada Palazzo di Città, dove si svolge il 17 gennaio la messa per la festa di "Sand’Andè", santo patrono degli animali domestici.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma la messa prima si celebrava proprio nella chiesa sotto il Fortino. Ce lo conferma Franco Lanzolla, il parroco della Cattedrale di Bari. «In quella piccola cappella prima si svolgeva la messa e c’era la statua del santo – afferma il sacerdote -. Io sono stato uno degli ultimi a celebrarla, nel 1987. Poi sono arrivati i padri domenicani che hanno svolto questa funzione per altri 3-4 anni. E infine la chiesa è stata definitivamente chiusa».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Chiusa, abbandonata e dimenticata, nonostante la sua storia. Perché questa antica chiesa, che ha resistito alla sua distruzione seicento anni fa, non può fare nulla contro la “distrazione” culturale in cui versa, ora, la città di Bari.
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Marco Giannino
Marco Giannino