di Barinedita

Niente scuola per i propri figli: istruzione impartita dai genitori. La storia
BARI – Premettiamo subito: noi pensiamo che i genitori debbano fare i genitori e gli insegnanti debbano fare gli insegnanti. I genitori non possono sostituirsi a persone preparate e con esperienza. In caso contrario si svilisce una nobile professione, quella del maestro, si rischia di fornire ai propri figli un'educazione e una visione del mondo parziale e unilaterale, si toglie la possibilità ai piccoli di confrontarsi con il "mondo esterno" e con coetanei di diversa estrazione sociale. Detto questo, la nostra testata si pone l'obiettivo di raccontare ciò che è "inedito" e oggi vi parleremo dell'home-schooling: l’istruzione impartita fra le mura domestiche.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Si tratta di una tendenza che si sta rapidamente diffondendo oltreoceano: qui, negli ultimi dieci anni questa scelta educativa ha visto un incremento del 75%. In Italia l’home-schooling si chiama “istruzione parentale”. Nel nostro Paese, le prime forme di “scuola in casa” risalgono agli anni ’70, ma negli ultimi anni hanno cominciato a diffondersi, soprattutto nel Nord e al Centro. Precisiamo che in Italia è obbligatoria l’istruzione, non la scuola. L’articolo 34 della Costituzione afferma: «L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni è obbligatoria e gratuita», mentre l’articolo 30 specifica che «è diritto e dovere dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Tra Mola e Polignano, nel sud-est barese, due genitori hanno scelto di non mandare a scuola i propri figli hanno una bimba di tre anni: la piccola potrebbe frequentare una scuola materna, ma non ci andrà e i suoi genitori hanno già deciso che non frequenterà la scuola elementare e se possibile neanche la scuola media. La nostra redattrice Eva Signorile ha ascoltato la loro storia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


«Si tratta di una scelta maturata ben prima che avessimo nostra figlia – racconta la mamma - io e il mio compagno abbiamo letto molti testi che presentano un’idea diversa dell’educazione».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

I due tengono a precisare che il loro modello di istruzione si rifà più alla "scuola libertaria", secondo il modello teorizzato anche dal filosofo Illich.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Per la formazione, si avvalgono di un “tutor” e si sono riuniti in un gruppo di genitori che condividono le stesse idee sull’apprendimento: cinque famiglie con figli di un’età tra i 3 e i 5 anni. Ognuno dei genitori, a seconda delle proprie specializzazioni e attitudini, offre un po’ del proprio tempo alla formazione dei bambini.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Abbiamo la fortuna di avere tempo ed è bello condividere le nostre conoscenze e vedere i nostri figli coinvolti in un apprendimento naturale», dice la donna, che continua: «Vogliamo un’istruzione che sia il più possibile rispettosa dei tempi di apprendimento, delle esigenze e delle propensioni di nostra figlia. Un minore deve approcciarsi allo studio per curiosità, non per imposizione. Inoltre - conclude - vogliamo che sia rispettata la sua libertà di scelta: se in un dato momento preferisce studiare una disciplina, piuttosto che un’altra, è giusto assecondarla».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


 
 


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  • Francisco Ferrer i Guardia - Ci tengo a precisare che quest'articolo è fuorviante. Le esperienze di scuole autogestite in Italia sono molte e nulla hanno a che vedere con il fenomeno statunitense citato dalla frettolosa e poco informata giornalista. Il sito http://www.educazionelibertaria.org/ mostra la nascita di una rete di scuole ( e non home-schooling). Ivan Illich nel saggio "descolarizzare la società" già a metà degli anni settanta metteva in luce i limiti dell'istituzione scolastica in quanto tale.La profonda crisi che sta attraversando la scuola italiana ha fatto si che nascessero scuole alternative autogestite. Non si tratta di tenere i figli a casa,isolandosi dal mondo esterno e fornendo una visione parziale di esso. Consiglio ai lettori di leggersi Illich, o "I ragazzi felici di summerhill" di Neil piuttosto che gli articoletti di Bari Inedita. http://www.youtube.com/watch?v=nS7Qi6aiZvQ
  • Sébastien Faure - Chi ha scritto questo articolo pecca di troppa superficialità. L'articolo parte già con una presa di posizione personale che smentisce e svilisce, nei fatti, il concetto stesso di educazione. Affidare ai soli 'esperti' (ma esperti di che?) la pratica dell'educazione è quanto di meno educativo possa esistere. Nelle scuole libertarie (o democratiche) spesso i genitori collaborano con gli accompagnatori, e questi ultimi non necessariamente devono avere lauree. Ognuno apporta la propria esperienza, che è sempre preziosa, e le variegate informazioni aiutano una crescita davvero organica e critica, tenuto sempre conto che educare non vuol dire 'inculcare', ma al contrario 'tirar fuori' (personalità e attitudini). Ma questo è un articolo scritto da chi ha voluto semplicemente scrivere qualcosa di cui ha solo una infarinatura, per giunta mal distribuita. Le scuole libertarie in Italia sono molte, in numero sempre crescente, e il padre di questa pedagogia anarchica è addirittura Godwin (XVIII secolo), prosegue con il famoso scrittore Lev Tolstoj, passa attraverso Ferrer y Guardia e Sébastien Faure, fino ad arrivare a Marcello Bernardi, Colin Ward, Ivan Illich (senza citare gli altri interposti come Lamberto Borghi). Tutti anarchici. Ascoltate l'esperienza di un insegnante anarchico dentro una scuola di stato: http://amisnet.org/agenzia/2012/10/18/terranave-04-laula-senza-cattedra/
  • CANADIAN MOTHER - I am a Canadian mother living in Italy. My husband and I have decided to homeschool our children because the educational system here in Italy is chaotic. Please consider writing in an unbiased tone if you plan on presenting yourself as a journalist. Homeschooling is a wonderful alternative to the traditional system.


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