di Cassandra Capriati

"Kitt portami a casa": due pugliesi riproducono l'auto parlante di Supercar
BARI – “Kitt portami a casa”. Chi ha più di 40 anni riconoscerà al volo questa frase, una di quelle che Michael Knight rivolgeva alla sua particolare auto in “Supercar”, uno dei telefilm più amati degli 80. Kitt era infatti una macchina in grado di ragionare, parlare e prendere decisioni in totale autonomia grazie al suo computer di bordo intelligente. All’epoca l’automobile ha rappresentato l’oggetto del desiderio di tanti bambini, ancora poco avvezzi alla tecnologia che di lì a poco sarebbe dilagata in tutto il mondo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma in Puglia due di quei bambini hanno oggi deciso di rendere concreto il loro sogno, quello cioè di possedere un proprio “Kitt” personalizzato. I 40enni Pierfrancesco e Domenico sono riusciti infatti a riprodurre una macchina tale e quale a quella della serie tv, in ogni più piccolo dettaglio. (Vedi galleria fotografica)

Le loro sfavillanti auto nere dietro un semplice comando dei loro padroni sono in grado di far sparire la targa anteriore o accendere i grossi fari frontali. Sono dotate, come nell’originale, di uno scanner luminoso sul cofano e di una targa blu posteriore con la scritta “Knight California”, identica a quella della serie. E se l’esterno è già a dir poco spettacolare, l’interno suscita ancor più meraviglia: il cruscotto infatti proviene dal futuro, con pulsanti colorati ovunque, due monitor touch e un volante che sembra preso in prestito da una navicella spaziale.  

Si potrebbe dire che ad auto del genere manchi solo la parola, invece no, loro parlano perfettamente e sono in grado di interagire con il loro pilota. Infatti non solo eseguono i semplici ordini vocali come “Kitt accendi le luci” o “abbassa i finestrini”, ma sono in grado di sostenere delle vere e proprie conversazioni: salutano, si presentano, prendono anche in giro i loro padroni se gli si domanda di mettere su un cd di Gigi D’Alessio. (Vedi video)

Domenico, di Lecce, in effetti è molto fiero della sua “supercar”. «In giro per l’Italia sicuramente ci sono altre riproduzioni, circa una trentina – afferma - ma molte si fermano semplicemente alla parte esteriore. La mia invece è fedele al 100%. Ha una domotica (cioè tecnologia elettronica e informatica) avanzatissima, apre persino gli sportelli a comando».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


E Pierfrancesco, di Casamassima in provincia di Bari, ci racconta come è riuscito nell’impresa di realizzare un’auto del genere. «Per prima cosa mi serviva l’auto di base, una Pontiac Firebird Trans Am – dice l’uomo -. L’ho trovata nel 2012: la possedeva un ragazzo di Triggiano. L’ho comprata e riverniciata e da rossa è diventata nera. Poi ho cominciato ad adattarla. Prima è toccato al paraurti, poi ho modificato lo spoiler posteriore, ho inserito lo scanner luminoso, cambiato il volante e recuperato minuziosamente tutte le piccole componenti che formano ora il colorato cruscotto dell’auto. Tutti pezzi trovati su internet e che ho montato da me. Comprendendo anche il computer di bordo, ho speso in tutto 15mila euro».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E proprio per recuperare i costi che Domenico, proprietario non solo dell’auto della serie Supercar, ma anche di una copia del “Generale Lee”, la macchina usata nel telefilm Hazzard, ha deciso di utilizzare i suoi gioielli per mostrarli durante manifestazioni, compleanni, matrimoni e qualsiasi altro tipo di evento. «Vengono da tutta Italia per vedere la mia auto  e per farci un giro - afferma orgoglioso -. In fondo non capita tutti i giorni di vedere un’auto parlante».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Kitt è dotato di un programma che gli permette di comunicare con un vocabolario che comprende oltre duemila frasi. Al computer è possibile addirittura dare ordini attraverso gli smartphone o da un orologio uguale a quello che Michael Knight aveva nel telefilm.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Inizialmente il software consentiva all’auto di dire solo poche frasi della serie - spiega Pierfrancesco - ma noi del Knight rider Italia (il fan club italiano) abbiamo deciso di riunirci e ingaggiare il doppiatore originale della serie, Massimo Venturiello, che ha registrato per noi nuove frasi. Io ne ho inserita anche qualcuna in barese. Così ora se qualcuno si avvicina troppo a Kitt, può capitare che lui risponda “Allivt da nanz”».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Nel video (di Gianni de Bartolo), le “Kitt” di Piefrancesco e Domenico in azione:


 


© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
La Kitt di Pierfrancesco con lo scanner in funzione
Particolare della targa posteriore dell'auto: Knight era il protagonista del telefilm interpretato da David Hasselhoff
L'interno di Kitt con il colorato cruscotto futuristico
L'auto in tutto il suo scintillante splendore
Kitt con tutte le luci frontali in funzione
La parte posteriore della macchina
Pierfrancesco in posa con la sua amata automobile
La supercar di Domenico durante una gita fuori porta



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  • luca foresi - una bimba di 6 anni che si chiama carlotta a il desiderio di entrare dentro quella macchina


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