di Tiziana Depalma

Molfetta l'11 maggio celebra la "Madonna del tremolio": «Ci salvò dal terremoto»
MOLFETTA -  La chiamano du Tremelizze, cioè “del Tremolio”, perché secoli fa avrebbe protetto Molfetta da un forte terremoto che sconvolse i paesi vicini. Da allora ogni anno il paese in provincia di Bari celebra questa Madonna dal nome particolare. (Vedi foto galleria)

Tutto ha origine l’11 maggio del 1560, quando all’alba un fortissimo terremoto colpisce la Puglia danneggiando gravemente alcune città costiere, tra cui Barletta e Bisceglie. A Molfetta, una volta avvertite le scosse, gli abitanti non possono far altro che invocare la protezione della patrona del paese, la Madonna dei Martiri, affinchè il sisma non tocchi le loro case. Risultato: il coro di preghiere dei cittadini in preda al terrore viene “ascoltato” e Molfetta rimane del tutto indenne.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Per esternare la gratitudine alla Madonna i molfettesi decisero così non solo di inserire la sua immagine sullo stemma cittadino, ma di omaggiarla ogni 11 maggio. Tradizione che continua da allora.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Nei primi giorni del mese infatti ognuna delle parrocchie cittadine può richiedere l’icona della Vergine, collocata durante il resto dell’anno all'interno della Basilica della Madonna dei Martiri. Quadro che viene affidato a turno a una di esse dove resta per una settimana. Fin quando l’11 viene ricondotta in processione nella basilica, lì dove viene celebrata la messa in ricordo del “tremolio”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


In più sulla strada litoranea che porta a Bisceglie è stata realizzata nel 1957 un’edicola votiva in pietra, su disegno dello scultore Giulio Cozzoli, proprio per omaggiare la Medonne du Tremelizze. Il dipinto in legno della Vergine è accompagnata da un targa che commemora il miracolo del 1560. Altarino che ogni anno per la ricorrenza viene ornato con fiori colorati.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Tutto questo per devozione a questa Madonna, in realtà protettrice dei marinai, ma che un giorno di 456 anni fa decise di fare uno strappo alla regola, andando in soccorso anche di quei molfettesi che si trovavano in quel momento sulla terra ferma.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi galleria fotografica)


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Nei primi giorni del mese ognuna delle parrocchie cittadine può richiedere l’icona della Vergine, collocata durante il resto dell’anno all'interno della Basilica della Madonna dei Martiri. Quadro che viene affidato a turno a una di esse dove resta per una settimana
L’11 maggio l'icona viene ricondotta in processione nella basilica, lì dove viene celebrata la messa in ricordo del “tremolio”
In più sulla strada litoranea che porta a Bisceglie è stata realizzata nel 1957 un’edicola votiva in pietra, su disegno dello scrittore Giulio Cozzoli, proprio per omaggiare la Medonne du Tremelizze
Il dipinto in legno della Vergine è accompagnata da un targa che commemora il miracolo del 1560



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  • Carmela - ❤
  • Vincenzo - Bellissimo articolo complimenti.
  • prof. Cosmo Tridente - La Madonna dei Martiri non fa "uno strappo alla regola". Protegge tutti i molfettesi, marinai o no. Legga il mio libro "La Médonne du tremelizze tra storia,scienza e devozione popolare"


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