Bari, una statua di San Nicola si ergerà sul mare alle spalle della Basilica: sarà alta 7 metri
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martedì 22 dicembre 2020
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di Valeria Marrone
Un’opera che, a differenza di quella di 70 metri proposta recentemente dall’associazione "Una statua per San Nicola" (e criticata da più parti), dovrebbe risultare meno appariscente, incontrando così il favore della cittadinanza.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Nel 2015 abbiamo ricevuto l’attenzione da parte dell’amministrazione comunale e così il progetto è stato portato avanti: ora non ci resta che attendere l’ok definitivo delle istituzioni per dare il via all’opera». A parlare è l’architetto Ugo Cassese, presidente di “San Nicola dei Pescatori”, un comitato creato proprio con l’intento di regalare a Bari un “Patrono sul mare”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Disegnata da Cassese e rielaborata dallo scultore molfettese Mauro Mezzina, la statua ritrarrà un famoso miracolo del Vescovo di Myra, quello in cui salvò alcuni pellegrini da una grossa tempesta.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Gli autori hanno tratto ispirazione da “San Nicola salva i naufraghi”, una tela di Corrado Giaquinto conservata in Pinacoteca che mostra però il Patrono prima che la barca si rovesci. Nell’opera attuale verrà invece raffigurata l’imbarcazione già capovolta e naufragata su un’isola in pietra calcarea, i resti della quale, trasfigurandosi, assumeranno le sembianze “stilizzate” del Santo. Quest’ultimo avrà la mano sinistra protesa a invocare l'indulgenza dei marosi e la mano destra impegnata a tenere il pastorale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Da definire è l’altezza (tra i 5 e 7 metri), mentre è certo il come riuscirà a galleggiare sull’acqua. Sarà infatti poggiata su un basamento di pietra sovrapposto a una struttura sommersa in cemento, la quale si sosterrà grazie a dei pilastri montati sul fondale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma come è nata l’idea della scultura e perché è stato scelto proprio quel punto? La storia è questa. Il 26 dicembre di ogni anno nella città vecchia si celebra la festa della “Natività a Mare”: un evento organizzato da alcune associazioni religiose che si conclude alle spalle della Basilica. Da qui alcuni subacquei conducono la statua di Gesù bambino sulla barriera frangiflutti lì dove, ai piedi di una grande stella montata per l’occasione, viene deposta per qualche ora.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Bene, nel 2012 i soggetti promotori della cerimonia rivolsero a Cassese l’invito a progettare un’installazione stabile da fissare sui frangiflutti non solo per il momento della festa. «Ma già nella fase della prima elaborazione emerse la difficoltà di conciliare il tema della natività con il mare, per via della debole attinenza storica – sottolinea l’architetto -. Così ripensammo il tutto, rimettendo al centro proprio il Mediterraneo come spazio identitario da celebrare in chiave “divina”. Ma che soggetto bisognava immaginare tra le onde dell’Adriatico? La risposta fu San Nicola, la cui figura è da sempre associata al mare e alla sua gente. E così un semplice impulso si trasformò in una tensione artistica e creativa».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il progetto, condotto in partnership con l’Accademia di Belle Arti, ha già ottenuto il patrocinio della Basilica, dell’Università, della Città Metropolitana e della Camera di Commercio. Per i soldi necessari per realizzarlo (600mila euro) bisognerà però aspettare il buon esito di un crowdfunding: raccolta fondi che permetterà a San Nicola di ergersi per la prima volta sul mare di Bari.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
(Vedi galleria fotografica)
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Scritto da
Valeria Marrone
Valeria Marrone