Il mondo delle web agency: «Siti internet indispensabili per avere visibilità, altro che social»
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venerdì 22 aprile 2022
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di Mina Barcone
Agenzie che se prima erano composte solo da un programmatore e un webmaster, oggi inglobano grafici, web designer, social media manager, web analyst, content manager e Seo/Sem specialist: figure professionali necessarie per poter rendere competitivo un portale all’interno della “giungla” di Internet.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Proprio per comprendere come sia cambiato il lavoro delle web agency, abbiamo parlato con il 48enne Amedeo Sollazzo, titolare di una delle agenzie più longeve del capoluogo pugliese: la Netboom, attiva dal 1999 nel quartiere Carrassi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Di che cosa si occupa principalmente una web agency?
Il nostro lavoro è quello di creare il “clone” virtuale di un’azienda o di un professionista che ha bisogno di vendere i propri servizi allargando la propria presenza sul territorio. Se però all’inizio ci limitavamo a realizzare un sito internet che fungesse da mera “vetrina del negozio”, oggi dobbiamo curare il portale in tutti i suoi aspetti al fine di aumentare la visibilità e il fatturato del cliente.
Che cosa è cambiato negli anni?
All’epoca collegarsi a Internet costava parecchio, il web non faceva parte del nostro quotidiano e la presenza online di un’impresa serviva solo per il proprio prestigio. Oggi invece il digitale è diventato parte integrante della vita di ognuno ed è possibile tramite un portale farsi conoscere in tutto il mondo, vendere i propri prodotti, integrare pubblicità. È diventato un mezzo per accrescere gli affari.
Come aiutate i vostri clienti a raggiungere i loro obiettivi?
Ci sono svariati modi, che cambiano da agenzia a agenzia e da soggetto a soggetto. Si possono ottenere risultati attraverso campagne di “web marketing” (pubblicità a pagamento sui motori di ricerca, invio di e-mail a potenziali clienti), tramite “link building” (collegamenti in altre pagine che riportano al sito del cliente), con l’ottimizzazione sui motori di ricerca e utilizzando i social network. Questi sono tutti “megafoni” che servono a condurre l’utenza verso la pagina del cliente.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma c’è ancora bisogno di avere un sito quando è possibile crearsi (anche da soli) una pagina Facebook?
Sì è vero, ora basta scrivere un post con un’immagine accattivante per far sì che quel messaggio arrivi a centinaia di utenti. Un post però ha la stessa efficacia di un cartellone pubblicitario: il suo contenuto si mischia a migliaia di altri e raggiunge persone che sono sui social solo per chiacchierare e svagarsi e non per acquistare. Se si cerca qualcosa non si va infatti su Facebook ma su Google, dove diventa fondamentale essere presenti con un portale Internet, magari posizionato tra i primi della lista. Altrochè.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E qui intervenite voi: qual è il segreto per poter assicurare a un sito un buon posizionamento sui motori di ricerca?
Non esiste una regola, bisogna avvalersi della propria esperienza e dei risultati ottenuti nel tempo. Il posizionamento lo si può ottenere a pagamento oppure in maniera “organica”, attraverso le tecniche Seo (Search engine optimization, ottimizzazione per i motori di ricerca). Queste ultime si dividono i due gruppi: le Seo “on-site” che prevedono velocità di caricamento, fruibilità su dispositivi mobili, ottimizzazione delle singole pagine, utilizzo delle parole chiave in maniera appropriata e strategica. E le Seo “off-site” che comprendono tutto quello che accade al di fuori del portale. Si cerca in questo caso di rendere il sito quanto più popolare possibile utilizzando altri siti internet che rimandano al nostro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
C’è però chi il sito se lo fa da sé, utilizzando ad esempio piattaforme open source quali Wordpress. Perché pagare una web agency se c’è la possibilità di costruirsi la propria azienda virtuale da soli?
Intanto realizzare un sito con Wordpress non è per nulla facile. Ma poi bisogna accontentarsi di grafiche e contenuti predefiniti. Un sito progettato ad hoc è invece come un “vestito su misura”, pensato per calzare a pennello e soddisfare tutte le richieste del cliente. E poi noi forniamo assistenza continua, che comprende anche quell’aggiornamento costante indispensabile per raggiungere un buon posizionamento su Google.
Aggiornamento indispensabile visto il continuo cambiamento del mondo dell’online. Quale potrebbe essere la prossima novità?
I colossi del web hanno già iniziato a lavorare sul “metaverso”, una sorta di mondo virtuale in 3D. In futuro anzichè guardare qualcosa attraverso il monitor, “entreremo” nello schermo per andare a far parte di una nuova realtà virtuale all’interno della quale, naturalmente, ci saranno aziende, attività e negozi che avranno bisogno di rendersi visibili per prosperare.
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Mina Barcone
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