Tremate le streghe son tornate: esplode il culto esoterico ''Wiccan''
Letto: 8094 volte
giovedì 6 giugno 2013
Letto: 8094 volte
di Maria Bruno
La Wicca è stata fondata (o forse sarebbe meglio dire portata alla luce) nel 1954, dal britannico Gerald Brosseau Gardner. Un esoterista che dopo l’abrogazione dell’ultima legge inglese contro la stregoneria, avvenuta nel 1951, lasciò trapelare con i suoi scritti una parte dei culti di quella che da allora viene definita Wicca (termine che si ottiene dalla contrazione di due parole, witch e craft, e che quindi potremmo tradurre come “arte delle streghe”).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Questa “religione” ha però conosciuto momenti di notorietà solo nel 2000 e soprattutto grazie ad alcuni film e serie televisive come “Streghe”, trasmessa in Italia a partire dal 1999. Il cinema e la televisione hanno quindi contribuito, all’alba del terzo millennio, alla nascita di una vera e propria moda “oscura” (si parla di centinaia di migliaia di seguaci in tutto il mondo).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Anche se bisogna distinguere tra i wiccan “fai da te”, che non ricevono l’iniziazione ufficiale e gli “iniziati” ai quali sono riservati misteriosi rituali che ad ogni altro essere umano non è dato conoscere. «Scoprii l’esistenza di questa religione in libreria e grazie alle serie televisive - racconta la “fai da te” barese Mina. Su internet ottenni le informazioni base per creare in casa un altare con candele, erbe e altri oggetti necessari a compiere i rituali».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Per chi segue questo culto non ci sono obblighi morali o regole etiche da seguire: ognuno è libero di fare ciò che desidera purché non faccia mai del male agli altri, anche perché il male inflitto, secondo tale credo, può tornare al mittente tre volte più forte. Per il resto c’è la promessa di poter gestire e cambiare qualsiasi evento della propria vita, grazie a formule magiche e pozioni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
I momenti più importanti dell’anno e quindi le ricorrenze wicca, sono scanditi dai cicli lunari e il cambio delle stagioni. Con la luna piena ad esempio vengono celebrati gli esbat per onorare la Dea, mentre gli otto sabbat sono legati al movimento del Sole e onorano il Dio. Uno dei più importanti sabbat è litha, festa del solstizio d’estate. Durante queste feste streghe e stregoni cantano, ballano (e non è escluso che lo facciano senza vestiti) oppure bevono acqua dai calici in cui la luna si rispecchia. Poi ci sono gli incantesimi: specie nelle notti di luna piena una strega può ad esempio, armata di candele e pozioni preparate con varie erbe, legare a sé un uomo o far tornare un amore perduto recitando formule magiche in rima.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Quanti siano i seguaci, ufficiali e non, è ancora un mistero, visto che i wiccan non amano esporsi. Come ci spiega NoviLuna, 41enne strega di origini pugliesi prossima all'iniziazione, «quando i wiccan decidono di vivere la religione apertamente e cercano spazio in società si ritrovano puntualmente a doversi scontrare con diritti non rispettati e ingiustizie dettate dall’ignoranza. Siamo una minoranza vista con diffidenza».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
I wiccan più audaci riescono a fare di questo credo anche un lavoro originale. Ad esempio a Gradara, nelle Marche, ci siamo imbattuti in qualche piccolo negozietto di oggetti “magici” che venivano venduti anche a un pubblico profano.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma dietro questa poca visibilità c’è poi un sottobosco alla cui base ci sono le coven, congreghe nascoste formate da non più di 13 membri, alle quali bisogna rivolgersi per essere istruiti e iniziati. Non trattandosi di una religione che fa proselitismo, chi vuole contattare una congrega deve farlo impegnandosi a trovare altri seguaci in modo autonomo. «Sino all’anno 2000 - ci spiega NoviLuna – in Italia c’erano solo due coven segrete. Nessuna al Sud».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Non è dato sapere quante coven ci siano attualmente in Italia, ma è certo che i wiccan preferiscono operare nell’ombra: non si mai, qualcuno potrebbe sempre riaprire la caccia alle streghe.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
Scritto da
Maria Bruno
Maria Bruno
I commenti
- )O( - Rivedi le tue fonti, studia un pò e poi riscrivi l'articolo. Scritto male e contenente numerosi errori. Complimenti! :)
- OIBO - Cara Maria Bruno, non so che università tu abbia fatto ma questo articolo è indecente sia come scrittura sia come ricerca delle fonti. Se in un futuro vuoi applicarti seriamente al giornalismo devi fare ATTENZIONE che i contenuti dell'articolo siano attinenti al vero senza prendere per buona presunte fonti come la citata NoviLuna. Per esempio in Italia ci sono DIVERSE associazioni che si occupano di Wicca e Paganesimo. Ti consiglio di informarti prima di far fare una figura pessima a questa testata. Un lettore inorridito
- Clemens - questo articolo è tutto gossip e sensazionalismo, ma della Wicca non sei riuscita a cogliere per nulla il senso... informati meglio la prossima volta, invece di scrivere articoli così superficiali e abbastanza denigratori... la Wicca è una religione e percorso spirituale serio, altro che pozioncine o formulette di incantesimi ecc... quelli li lasciamo ai telefilm americani... che è meglio
- :) - l'articolo non offende nessuno, i commenti invece sì. questo la dice tutta! ;)
- Antonio - siamo tutti adulti da sapere che le pozioncine non servono a nulla, anzi deviano dal vero significo della spiritualità wicca.Non offenderti Maria se alcuni hanno criticato il tuo articolo in modo un po' aggressivo, ma il fatto è che siamo stanchi di queste continue inesattezze sulla nostra spiritualità. Grazie comunque per il tuo contributo.
- Andrea Romanazzi - Un pessimo articolo, superficiale, inesatto, incompleto.