Scoperta in Salento la ''quercia elegante'': è l'unica al mondo
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venerdì 19 luglio 2013
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di Eva Signorile
Il primo ad averla individuata, il 13 settembre scorso, è stato il 36enne ingegnere salentino Oreste Caroppo, naturalista per hobby. «Mi trovavo a Carpignano per una delle mie passeggiate in cerca del “cerro”, un tipo di albero che sembra ormai scomparso dal Salento – racconta Caroppo -, quando a una certo punto la vista di una strana pianta mi ha colpito. A un primo sguardo sembrava una “quercia spinosa”, ma era più slanciata di quest’ultima. Così mi sono accorto che le sue foglie erano davvero uniche e che presentavano caratteristiche anche del cerro e del leccio e che ricordavano nella forma le foglie dell'agrifoglio».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Segue un periodo di studio dell’area circostante ad opera di alcuni amici di Caroppo, cultori di botanica. Il gruppo poi spedisce foto e risultati dell’indagine ai professori Rita Accogli e Piero Medagli (insieme con Caroppo sotto la “quercia elegante”), docenti e ricercatori presso l’ orto Botanico dell’Università di Lecce, i quali si rendono conto immediatamente di trovarsi di fronte a una scoperta importante. Dopo mesi di studi approfonditi arriva il responso: quel tipo di quercia è un unicum botanico, nessuno ne ha mai vista una uguale in tutto il mondo.
Se questo esemplare (che avrebbe avuto origine più di 300 anni fa) fosse davvero l’ultimo rimasto della sua specie, la scoperta avrebbe del miracoloso, visto che la quercia difficilmente avrebbe potuto riprodursi. L’albero infatti cresceva tra una strada ad alta viabilità e un campo coltivato. In queste condizioni le ghiande non potevano riprodursi, perché da un lato venivano triturate dall’aratro e dall’altro finivano schiacciate dalle auto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Un futuro migliore sembra però attendere ora, la quercia salentina. «Abbiamo proposto al Comune di Carpignano di destinarci un’area, anche non troppo grande, dove reimpiantare le piantine che abbiamo fatto nascere nell’ Orto Botanico di Lecce, dopo la scoperta – dice il professor Medagli -. Anche l’Oasi WWF delle Cesine pare interessata ad ospitare i nuovi esemplari».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Alla pianta è stato dato il nome scientifico di “Quercus X Caroppoi”, dal nome del suo scopritore, dove la “X” indica la possibilità che si tratti di un ibrido selvatico, probabilmente frutto dell’unione tra una quercia spinosa e un cerro, ma questo potrà essere stabilito solo con l’esame del dna, che richiederà del tempo. Il nome comune invece descrive tutta la bellezza di questa pianta e ne identifica il luogo di appartenenza. Appunto: “Quercia elegante di Carpignano Salentino”.
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