Locali serali, porte chiuse a chi compone canzoni: «Preferiamo le cover band»
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mercoledì 17 ottobre 2012
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di Alessandra Anaclerio
Un inizio di carriera come quello della barese Anna Oxa cominciata nei pianobar del capoluogo pugliese, per i gruppi musicali della nuova generazione sembra esser un sogno, i tempi sono cambiati: prima bastava presentarsi in un locale per avere la possibilità di cantare.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Molti locali privilegiano le cover per assicurarsi un sicuro rientro economico. - afferma Dado, giovane artista barese-. Questo fattore va a discapito di noi realtà emergenti. Far musica a Bari è dura sotto tutti i punti di vista, mancano le strutture ed i soldi e band come noi puntano magari a realizzare un disco per uscire dal "buco"».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Una verità confermata dai gestori di alcuni locali frequentati dalla "movida" barese.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Nel mio locale preferisco ospitare le cover band- dichiara Federica, proprietaria del lounge bar "Jamboree"-. Se scegli quella giusta richiami una tipologia di clientela più elevata e puoi ambire alla vendita di prodotti di alta qualità. I nuovi gruppi, almeno quelli che fino ad ora si sono presentati qui da noi, sembrano monotoni nel loro genere».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Questo è un momento non facile per le attività commerciali- spiega la titolare del locale "Nessun Dorma"-. Noi non diciamo "no" ai nuovi gruppi, li ascoltiamo e se sono bravi diamo loro possibilità di esibirsi. Principalmente però optiamo per le cover band perchè attirano sicuramente un maggior numero di clienti, assottigliando così la proporzione investimento-incasso».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Insomma, è difficile dar loro torto: la clientela preferisce ascoltare la "solita" musica, ritrovandosi nell'abitudine musicale fondata su classici già testati. Il rischio pero' è quello di tarpare le ali ad una, chissà, nuova Anna Oxa.
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Scritto da
Alessandra Anaclerio
Alessandra Anaclerio
I commenti
- nico - Peccato però che i gestori dei locali dimenticano di dire che anche dalle tribute o cover band pretendono un "ritorno di gente", cioé che i musicisti facciano venire i propri conoscenti a vederli suonare.