di Marco Montrone

Da Polvere di stelle a La Riffa: i 19 film girati a Bari (prima dei contributi regionali)
BARI – Da Lolita Lobosco al Metodo Fenoglio, da La vita davanti a sè con Sofia Loren all’ultimo lavoro di Scott Eastwood, il figlio del grande Clint. Ormai Bari è diventata una “città da film”. Sono in tanti infatti i registi che scelgono come location il capoluogo pugliese per girare scene dei loro lungometraggi e serie tv. Merito soprattutto dei contributi economici dell’Apulia film commission, ente regionale nato nel 2007 proprio allo scopo di promuovere l’immagine della Puglia attraverso il cinema.

Per interi decenni però Bari è stata esclusa dalle produzioni per il piccolo e il grande schermo. Qui difficilmente si vedevano troupe cinematografiche ed erano pochissime le case che sceglievano di ambientare i loro film nel capoluogo pugliese, per lungo tempo rimasto fuori anche da qualsiasi flusso turistico.

Numeri alla mano, prima dell’avvento dell’Afc sono stati soltanto 19 i film girati a Bari, in un periodo lungo 75 anni (dal 1931 al 2006).  In molti di essi, tra l’altro, la città fa solo da comparsa o presta giusto alcuni interni o esterni per qualche scena.

Vero però che tra queste opere ce ne sono alcune in cui Bari si erge a protagonista. Titoli che proprio per questo sono rimasti nella memoria collettiva dei baresi, che al momento della loro uscita videro per la prima volta trasmesse sul grande schermo le immagini della propria città.

Vediamo dunque nel dettaglio quali sono questi 19 film “baresi”. (Vedi anche foto galleria)

Idillio infranto (1931) – Uno dei primi film girati in Puglia (più che altro nel territorio di Acquaviva delle Fonti) in cui appare in una scena anche il capoluogo. Dal parabrezza di un’auto si intravedono in una lunga sequenza corso Vittorio Emanuele, il Teatro Margherita, il lungomare e via Sparano. Diretto dal regista umbro Nello Mauri, è un film muto che narra del rapporto conflittuale tra due amanti.

Il grido della terra (1949) – Una pellicola in cui Bari offre angoli del suo centro storico (in particolare l'area attorno all'arco Meraviglia) per ricreare un villaggio palestinese. Girato da Duilio Coletti e con protagonisti gli attori Marina Berti e Andrea Cecchi, parla di due ebrei che dopo essere scappati da un campo di concentramento cercano, dalla Puglia, di imbarcarsi per la “terra promessa”. È ispirato a una storia vera, che vide come protagonista anche Cozze, frazione di Mola.  

Il segno di Zorro (1963) – Altra apparizione Bari la fece nel kolossal “Il segno di Zorro” diretto da Marco Caiano. Alcune scene furono girate all’interno e nel giardino di Villa Labriola, residenza ottocentesca di via Amendola che venne abbattuta negli anni 70 del 900 per far posto all’attuale ospedale pediatrico. La pellicola ha come protagonista il personaggio di Zorro, interpretato da Sean Flynn.

Polvere di stelle (1973) – Il primo film in cui Bari è realmente protagonista è “Polvere di stelle”. La commedia, diretta e interpretata dal grande Alberto Sordi, vede la presenza di Monica Vitti ed è ambientato nel periodo della Seconda guerra mondiale. Parla di una coppia di artisti romani dell’avanspettacolo che si ritrova nel capoluogo pugliese, lì dove allieta con i suoi spettacoli gli Alleati presenti in città. Al centro del lungometraggio c’è il Teatro Petruzzelli, ma lcune scene sono anche girate nel centro storico (con un primo piano del campanile dell’Annunziata) e nel “Prometeo circolare”, l’ex teatro del Grande Albergo delle Nazioni.

La legge violenta della squadra anticrimine (1976) –  Film poliziesco diretto da Stelvio Massi con gli attori americani John Saxon e Lee J.Cobb girato quasi interamente a Bari. Tra sparatorie e inseguimenti la città si vede tutta: dal Margherita alla Fiera, dalla Stazione a Torre a Mare. Molti interni sono invece girati nell’ex redazione della Gazzetta del Mezzogiorno. Il capoluogo pugliese offre però solo la location: nel film non si parla barese né vengono evidenziate caratteristiche proprie della città.

Il nero muove (1978) – Diretto da Gianni Serra e trasformato in una miniserie televisiva per la Rai, il film mostra diverse città del Sud Italia, tra cui Bari. Si vede l’Albergo delle Nazioni e l’inizio del lungomare sud, dalla zona di Pane e Pomodoro fino alla foce del Torrente Valenzano. Tratta dell’eversione fascista degli anni 70 in Calabria e ha come protagonista l’attrice Dominique Darel.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Maschio, femmina, fiore, frutto (1979) – Commedia musicale diretta da Anna Oxa, cantante nata e cresciuta a Bari. Musiche di Ivano Fossati e partecipazione di attori quali Massimo Boldi e Ninetto Davoli. Nella prima parte si vedono vari angoli della città. La vicenda narra di due fratelli con la passione del canto e del ballo che sperano di fare successo. Riedito con il titolo di “La ragazza superstar”.

Quello strano desiderio (1980) – Molto più “barese” dei precedenti, questo film comico diretto da Enzo Milioni ha come protagonisti due attori del teatro popolare locale: Gianni Ciardo e Nico Salatino. La trama: due alieni vincono un viaggio premio sulla Terra, arrivano ed entrano nei corpi di due ragionieri. Tra rocambolesche ed erotiche avventure Peppino e Casimiro alloggiano nelle stanze dell’ex Hotel Ambasciatori e girano per la città mostrando angoli del murattiano e del lungomare.   


Tommaso blu (1987) – Lungometraggio di Florian Furtwängler con protagonista Alessandro Haber nelle vesti di un operaio che cerca di uscire dalla sua triste condizione in fabbrica. Oltre che a Bitetto e Bitonto fu girato anche nella Zona industriale di Bari e Modugno.

Giselle (1987) – Opera diretta da Herbert Ross, regista americano autore di successi quali Provaci ancora Sam e Footloose. Titolo originale: Dancers. Fu ambientata interamente all’interno del Teatro Petruzzelli (con qualche scena girata sul lungomare), all’epoca politeama che stava vivendo la sua epoca d’oro. Tra gli interpreti l’immenso Michail Baryšnikov, uno dei ballerini più famosi di tutti i tempi.

Il Giovane Toscanini (1988) – Come per Giselle anche questo film, diretto da Franco Zeffirelli, fu girato all’interno del Petruzzelli. Il teatro però è “decontestualizzato”: offre i suoi ambienti (e anche il coro e l’orchestra) ma nell’opera viene presentato come un politeama brasiliano. L’opera, che narra la vita del musicista Arturo Toscanini, vide il ritorno sul grande scherma della leggendaria attrice Elizabeth Taylor.

Bari-episodio di 12 registi per 12 città (1989) – Un cortometraggio inserito all’interno dell’opera “12 registi per 12 città”, il quale presentava le città italiane che avrebbero ospitato i Mondiali di calcio del 1990. Tra queste c’era Bari, che fu ritratta dalla regista Lina Wertmüller in un piccolo documentario in cui a farla da padrone è il centro storico del capoluogo pugliese.

La sposa di San Paolo (1990) – Girato in varie località della Puglia, mostra la facciata della Basilica di San Nicola nella sua interezza e gli interni della chiesa di San Gregorio. Film sul “tarantismo” diretto da Gabriella Rosaleva con musiche di Carlo D’Angiò ed Eugenio Bennato.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 

La riffa (1991)  - Film diretto da Francesco Laudadio (regista nato a Mola ma cresciuto a Bari) che segnò l’esordio al cinema dell’attrice Monica Bellucci. La città si mostra in tanti particolari: da Palazzo Mincuzzi al Circolo Unione, dal Castello all’Aeroporto. Una delle scene più famose venne girata all’interno di Palazzo Starita, edificio neoclassico di piazza del Ferrarese. La trama: una bella donna rimasta senza soldi indice una riffa in cui sarà lei il premio.

LaCapaGira (1999) - Il primo film girato a Bari che parlava di Bari, un “cult movie” interpretato interamente da attori del teatro popolare barese che portò l’immagine del capoluogo pugliese in giro per l’Italia e per il mondo. Opera prima di Alessandro Piva, regista nato a Salerno ma barese di adozione, è una “black comedy” che narra in maniera cruda la criminalità del capoluogo pugliese. A essere mostrati nel film non solo gli angoli più belli della città, ma anche zone periferiche e abbandonate come il lungomare sud.

Mio cognato (2003) – Secondo lungometraggio di Piva, sempre ambientato a Bari. Parla del rapporto tra i due cognati Toni (Sergio Rubini) e Vito (Luigi Lo Cascio) che si mettono di notte alla ricerca di un’automobile rubata. Anche per questa opera furono impiegati diversi attori locali. Tra le scene più particolari quella di un incontro amoroso in cima al Faro San Cataldo.

Sotto gli occhi di tutti (2003) – Film diretto da Nello Correale che parla di quattro fratelli di Bari che si riuniscono dopo la morte del padre per trovare al caro estinto un loculo. Nel cast ci sono gli attori baresi Paolo Sassanelli e Tiziana Schiavarelli e tutte le scene sono girate in città, cimitero compreso.

Bell'epoker (2004)  - Lungometraggio diretto dal regista barese Nico Cirasola che illustra la storia del Teatro Petruzzelli: dalla sua costruzione all’incendio che lo distrusse nel 1991. Cast interamente pugliese, con l’eccezione di Nino Frassica e del romano Stefano Sabelli, ex terzino destro del Bari calcio.

Nicola, lì dove sorge il sole (2006) -  Film diretto dal barese Vito Giuss Potenza: narra la vicenda della traslazione delle ossa di San Nicola da Myra a Bari. Girato nel centro storico, mostra anche la sotterranea chiesa di San Benedetto, lì dove furono ospitati i resti del Patrono prima della costruzione della Basilica.

(Vedi galleria fotografica)


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Marco Montrone
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  • Francesco Rossi - Ho rivisto Polvere di Stelle, grande film che è stato recentemente restaurato, e che ci mostra oltre ad una Bari molto bella, il teatro Petruzzelli in origine , sempre affascinante.


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