di Francesco Sblendorio

Scale, gradini, ostacoli: stazioni della Bari Nord ''vietate'' ai disabili
BARI - La ferrovia della Bari nord? Impraticabile per i disabili. E’ la realtà delle stazioni più piccole e vecchie presenti sul territorio, che ripropongono l’annoso problema delle barriere architettoniche. Solo alcune di esse sono infatti attrezzate per permettere l’accesso ai disabili senza accompagnamento.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Difficile per chi ha difficoltà motorie ad esempio prendere il treno dalla stazione di via Quintino Sella, che trovandosi sotto il livello della strada obbliga i viaggiatori a scendere giù per una scala lunga e ripida. Il disabile dovrebbe ricorrere al lungo marciapiede che affianca la carreggiata del sottopasso. E arrivato davanti all’ingresso della stazione “dovrebbe essere sollevato di peso” come afferma il personale della biglietteria, per superare un alto scalino e accedere alla banchina della stazione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Doppio ostacolo anche in via Brigata Bari. Tre gradini per entrare in stazione e un altro per salire sulla banchina. Il fatto curioso, racconta un controllore, è che quest’ultimo è stato creato appositamente per avvicinare in altezza la banchina ai gradini dei treni, altrimenti irraggiungibili per chi avesse problemi motori.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ardua impresa riuscire a salire su un vagone anche alla fermata di Francesco Crispi. Qui ad attendere il disabile ci sono due serie di 4 scalini e neanche una pedana o una discesa per le sedie a rotelle. Situazioni analoghe si trovano in altri scali del capoluogo come quelli di Macchie, Palese e Fesca-San Girolamo, uno degli ultimi a essere stati costruiti. Ostacoli simili presenti anche a Sovereto e Barletta centrale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Mentre altre stazioni (Bari centrale, SS. Medici, Bitonto, Terlizzi, Ruvo, Corato, Andria e Barletta scalo) sono dotate di attrezzature che permettono l’accesso ai disabili se accompagnati o coadiuvati dal personale di terra. «Un montascale porta i passeggeri dall’ingresso della stazione ai binari – raccontano a Bari centrale – e una piattaforma elevabile li aiuta a salire sui treni più vecchi, quelli che non hanno l’accesso a livello della banchina».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


A breve entrerà in funzione un ascensore che risolverà tutti i problemi di accesso alla stazione e ai binari. Nell’attesa il personale dimostra di essere comunque ben organizzato: «I disabili che viaggiano sui nostri treni sono noti e ci avvisano del loro arrivo, in modo da poter predisporre l’utilizzo dei macchinari necessari. Sui treni più vecchi c’è la possibilità di smontare il corrimano in ferro che ostacola l’accesso ai vagoni. Quando possiamo, cerchiamo anche di sostituire un treno vecchio con uno nuovo per la corsa sulla quale è prevista la presenza di un disabile».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«In alcune stazioni della provincia – fa notare un controllore – i treni arrivano su binari non serviti da sottopassaggio e i viaggiatori in arrivo devono attraversare una passerella impraticabile per le sedie a rotelle. Ma se c’è un disabile a bordo si cerca di fare arrivare quel treno su un altro binario». Il problema si pone quando il disabile non è noto e arriva in stazione “a sorpresa”. «In quel caso – dice il personale della Ferrotranviaria – predisponiamo tutto ciò che serve alle sue necessità, ma la corsa accusa un certo ritardo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Le barriere architettoniche non creano problemi solo ai disabili, ma anche ad anziani, donne incinte o con carrozzini al seguito. Talvolta i loro viaggi sulla Bari Nord diventano vere e proprie imprese e qualcuno denuncia casi di mancata assistenza da parte del personale delle ferrovie.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Una neomamma racconta: «Dovevo attraversare il sottopassaggio della stazione di Bitonto e avendo il carrozzino avrei potuto usufruire del montascale. Ma nessuno della stazione mi ha aiutato». Non meno difficoltoso il viaggio di ritorno. «Sono capitata su un treno vecchio – continua – con il corrimano al centro degli scalini. Sono riuscita a salire solo dopo aver smontato il carrozzino issandolo a bordo con molta fatica».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Nel quartiere San Paolo invece l’accesso agli scali ferroviari è sempre a livello della strada e sono presenti ovunque rampe e ascensori che portano ai binari. E’ l’eccezione. Ma dovrebbe essere la regola. 


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Stazione Quintino Sella con lo scalone
La lunga e ripida scala che collega corso Italia alla stazione vista dal basso
La lunga e ripida scala che collega corso Italia alla stazione Quintino Sella vista dal basso (2)
La lunga e ripida scala che collega corso Italia alla stazione Quintino Sella vista dall'alto
Il lungo marciapiede che un disabile dovrebbere percorrere per accedere alla stazione Quintino Sella visto dalla strada
Il lungo marciapiede che un disabile dovrebbere percorrere per accedere alla stazione Quintino Sella visto dall'alto
L'ingresso con gli scalini della stazione Brigata Bari
Una delle due rampe di scalini poste all'ingresso della stazione Francesco Crispi
L'accesso ai vagoni più vecchi ancora in uso sulla linea Bari Nord



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