di Redazione

Come funzionano caraffe filtranti
Come funzionano caraffe filtranti

Le caraffe filtranti sono uno dei prodotti più ricercati degli ultimi anni e sicuramente vi sarà capitato di vederne nei negozi di casalinghi, ma vediamo nel dettaglio cosa sono e come funzionano.

Che cosa sono le caraffe filtranti

Una caraffa filtrante è una particolare brocca che serve appunto a filtrare l’acqua che sgorga dai nostri rubinetti.  Il filtro che si trova al suo interno ha lo scopo di trattenere sporco, batteri, sostanze chimiche e di rendere, in generale, l’acqua più pulita e bevibile.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ciò che ci teniamo a chiarire è che le caraffe e i filtri possono essere utili soltanto a migliorare le caratteristiche organolettiche dell’acqua e non vantano assolutamente alcuna proprietà depurativa, quindi attenzione: la caraffa filtrante non rende l’acqua non potabile, potabile!

Il suo costo è solitamente molto contenuto e il pubblico a cui è rivolta è spaccato fra chi la ama e chi invece non crede affatto alla sua utilità. C’è infatti ancora un dibattito molto acceso sul fatto che i filtri contenuti in queste caraffe non riescano a eliminare completamente le sostanze nocive, in particolare i metalli pesanti, dall’acqua corrente. E se da un lato, almeno in parte, è possibile affermare che queste critiche risultino fondate, dall’altro si può ammettere che molte delle caraffe filtranti sul mercato sono in grado di ridurre sensibilmente la percentuale dei metalli e la durezza dell’acqua. Bisogna però tenere conto che l’efficienza della caraffa sarà sempre subordinata a una corretta manutenzione e al cambio del filtro contenuto nella stessa. Qui troverete alcuni esempi di manutenzione dei filtri per caraffe.

Come funziona una caraffa filtrante

Il metodo di funzionamento di queste caraffe è molto semplice, al loro interno sono presenti una sorta di cartucce, comunemente chiamate filtri, che trattengono le sostanze impure dell’acqua. L’acqua del rubinetto viene versata nel collo della caraffa dove scorrerà attraverso questo filtro raccogliendosi lentamente nella parte inferiore. Questo meccanismo di filtraggio è comune a tutti i modelli di caraffa che però si differenziano per alcuni aspetti che possono essere: il tipo di filtro e la capienza della caraffa. Vediamoli più nel dettaglio.

Quali e quanti tipi di filtri esistono?


I filtri per le caraffe filtranti si suddividono in due macrocategorie:
  • Filtri a carboni attivi
  • Filtri con resine a scambio ionico

Nei filtri a carboni attivi sono proprio questi agenti ad assorbire le sostanze impure, ma il loro svantaggio è quello di non riuscire ad agire sulle sostanze inorganiche presenti nell’acqua, allo stesso tempo questi filtri possono risultare meno selettivi e quindi andare ad interferire anche sui minerali positivi per l’organismo.
Nei filtri con resine a scambio ionico, invece, è presente una resina speciale che di fatto permuta le sostante nocive con agenti innocui, andando a lavorare in maniera più selettiva tramite una reazione chimica che riesce a trasformare le sostanze inquinanti scambiandole, come appena detto, con agenti innocui.

Quest’ultima tipologia di filtri può essere suddivisa ancora a sua volta in:
  • Filtri a scambio cationico: che scambiano solo ioni positivi
  • Filtri a scambio anionico: che agiscono solo sugli ioni negativi e misti.
In ogni caso, è bene ricordare che anche i filtri con resine a scambio ionico non sono efficaci su tutti i tipi di sostanze. E proprio per questo motivo, le aziende che producono questa tipologia di filtri, sono obbligate per legge a indicare le sostanze sulle quali il filtro è in grado di fare la differenza. Inoltre non dimentichiamo mai che nessun filtro per caraffe è in grado di agire sui microrganismi di natura batterica e che quindi le caraffe sono utilizzabili esclusivamente con acqua potabile.

Come scegliere una caraffa filtrante


Possiamo consigliarvi di basare le vostre scelte su due caratteristiche che secondo noi possono fare la differenza su quale caraffa sia più adatta alle vostre esigenze, e queste caratteristiche sono: il tipo di filtro e la capienza della caraffa.

Per scegliere il tipo di filtro che più si adatta alle vostre esigenze, la prima cosa da considerare è la composizione dell’acqua corrente della propria abitazione. Pertanto non è possibile stabilire a priori quali sia la tipologia di filtro adatta, ma sarà necessario sapere con precisione quali sono le sostanze potenzialmente nocive presenti nella vostra acqua di casa e poi scegliere in base all’azione di depurazione che si ritiene necessaria applicare. Per conoscere con esattezza quali sostanze sono presenti nella vostra acqua, vi basterà acquistare un apposito test online o nei negozi specializzati.

Per scegliere invece la capienza della caraffa da acquistare, la prima caratteristica che dovrete tenere bene a mente è che l’acqua depurata dovrà essere consumata entro 24 ore. Questo perché 24 ore è il limite di tempo nel quale è possibile essere certi di non incorrere in una eventuale proliferazione batterica all’interno della caraffa, cosa che potrebbe svilupparsi in maniera accelerata data l’assenza del processo di pressurizzazione che invece avviene per le acque in bottiglia.

Tornando a parlare di capienza, è possibile trovare in commercio diversi prodotti che si adattano alle diverse esigenze dei consumatori. Si parte da caraffe con una capacità da 1,5 litri a 2 litri adatti per 2 o 3 persone, fino ad arrivare a modelli che ne contengono fino a 5 litri.

Siamo giunti alla fine di questo articolo e speriamo di essere riusciti a chiarirvi le idee sul come scegliere una caraffa filtrante. Se desideraste esplorare le varie tipologie di caraffe e scegliere quella più adatta alle vostre esigenze vi suggeriamo anche di dare un’occhiata qui.


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