Ci sono centinaia di coleotteri, svariate specie di libellule, coloratissime farfalle, api, zanzare, grilli, vespe, formiche, cavallette giganti e “sfingi testa di morto”. Quella di cui parliamo è un’incredibile collezione di 40mila insetti conservata all’interno della facoltà di Agraria del Campus universitario di Bari. Qui infatti, oltre a una serie di musei dipartimentali aperti al pubblico, si trovano anche delle raccolte riservate allo studio e alla ricerca.
Tra queste proprio quella degli insetti essiccati, provenienti da tutto il Sud Italia: una serie che continua ad arricchirsi di giorno in giorno e che è qui dal 1971, quando l’Università l’acquisì dall’entomologo romano Omero Castellani (foto di Rafael La Perna)