''Fatti di sogni'': a Barletta una compagnia di teatro under 25
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giovedì 18 ottobre 2012
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di Rachele Vaccaro
Imma e Katia, quando è nata la vostra passione per il teatro?
Abbiamo mosso i nostro primi passi in questo mondo all’età di nove-dieci anni, frequentando un corso di recitazione nel teatro parrocchiale. Una volta cresciute, è venuta voglia di trasmettere quello che avevano imparato anche ad altri. E così è nata la nostra compagnia, che comprende ragazzi dai 16 ai 25 anni (anche se c'è una "piccolissima" che ne ha solo 10).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Perché proprio la recitazione?
Innanzitutto perché amiamo il teatro incondizionatamente e ormai da troppo tempo per smettere. Ma soprattutto perché la recitazione crea "dipendenza". Ci ha regalato l’amicizia di tantissime persone e ha trasformato il palcoscenico in un ambiente familiare. Adesso dietro le quinte non troviamo più colleghi, ma amici.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
L'organizzazione degli spettacoli?
Usufruiamo del teatro messoci a disposizione dalla parrocchia dell'Immacolata della nostra città, il teatro dove abbiamo iniziato la nostra avventura. Non chiediamo alcun tipo di aiuto esterno: siamo noi a disegnare e cucire ogni singolo costume, a dipingere e assemblare scenografie ed oggetti di scena, persino a scrivere le pagine del copione e a modificare la musica secondo l'occorrenza. Tutti i ragazzi che si sono uniti a noi con il passare del tempo hanno imparato a fare tutto questo. Preparare uno spettacolo non è facile: ci vuole un anno, provando due volte a settimana.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Quante rappresentazioni avete realizzato finora?
In tutto abbiamo recitato in undici spettacoli, ma solo negli ultimi il nostro gruppo si è allargato. Circa sei anni fa abbiamo deciso di lasciare la prosa per dedicarci al genere del musical, più divertente perché alterna canzoni e parti in prosa. Tra questi il “Caino e Abele” e il “Notre Dame de Paris” di Cocciante. I musical ci hanno permesso di allargare le nostre competenze, imparando a modulare la voce e a ballare, oltre che a recitare, cucire i costumi di scena e dipingere gli ambienti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La scelta degli attori come avviene?
Noi abbiamo una certezza: tutti possono fare teatro. La nostra è una compagnia aperta: accogliamo tutti, chiaramente affidando a ciascuno dei compiti ben precisi in base alle proprie capacità. Svolgendo un’attività come questa si cresce molto condividendo con gli altri la propria esperienza e imparando il lavoro di squadra.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La vostra prossima "messa in scena"?
Reciteremo “La bella e la bestia”, nella versione musical del 1994. Cercavamo qualcosa che ci facesse tornare alla mente la gioia di quando eravamo bambini e che fosse in grado di scaldare i cuori anche degli adulti. Una fiaba era l'ideale, con il suo giusto livello di magia. La data della prima è il prossimo 17 novembre.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
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Rachele Vaccaro
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