La scrittrice Valeria Petruzzelli: «Uso violenza e sesso per fare tabula rasa del passato»
Letto: 7691 volte
venerdì 28 ottobre 2016
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di Francesca Canonico
Il tuo successo nasce tutto da un blog…
Sì tutto è iniziato quando ho deciso di aprire un blog in cui riversavo le mie ansie e paure e dove potevo esorcizzare i momenti negativi della vita quotidiana. Utilizzavo come espediente una donna armata di pistola e assetata di vendetta che uccideva tutti coloro che non riusciva a tollerare. Dietro le vittime si nascondevano persone reali, con le quali avevo avuto a che fare nella vita di tutti i giorni e che mi appartenevano.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Quindi sostanzialmente la protagonista eri tu.
Era come se fosse un mio alter ego o una mia giustiziera privata che mi liberava da situazioni e persone che non mi piacevano. Il mio legame con lei è emotivo, anche se le situazioni che si trovava ad affrontare e il suo carattere caparbio e deciso sono caratteristiche lontane dalla mia persona.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Queste storie sono state poi il fulcro del romanzo: come è maturata l’idea di trasporle in un vero e proprio libro?
Grazie al concorso Garp. Venni a sapere del bando di gara e decisi così di trascrivere la mia storia in “word” per candidarmi al premio. E chiaramente una volta saputo con mia grande sorpresa di aver vinto ho deciso di fare sul serio. Da blogger sono diventata scrittrice.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Parlaci di “Lei”.
Il romanzo come detto riprende i miei racconti sul blog. Racconta di una donna che deve affrontare un passato difficile e ricomporre la sua identità, ormai disgregata. E si trova a dover fare i conti con violenze, incidenti, intrighi e assassinii. Usa la pistola come arma per far tabula rasa di un passato che non sa gestire.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Violenza, omicidi…temi forti e decisi.
Eh sì, su questa scelta ha inciso il mio senso di rivalsa nei confronti di ciò che vivevo nel quotidiano: solo utilizzando emozioni d’impatto potevo sfogare la mia frustrazione. Però c’è da dire che il “noir” e “azione” sono generi che amo. Ad esempio per quanto riguarda il cinema adoro “Kill Bill” e poi il personaggio da me creato si chiama Eve, nome ispiratomi dal film “V per Vendetta”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nel libro però c’è anche molto sesso: pensi che questo ti possa permettere di vendere qualche copia in più?
No, nel mio romanzo l’erotismo non ha una funzione “commerciale”: è necessario per mitigare la violenza. Il sesso per la protagonista è una valvola di sfogo che la conduce a nuove esperienze, a ricercare se stessa. Non mi sono ispirata certo a “Cinquanta sfumature di grigio”, che tra l’altro neanche ho letto. I miei modelli sono ben altri: Belle de Jour, Valérie Tasso, Charles Bukowski. Tutti autori che affrontano il mondo dell’erotismo in maniera autentica, parlando del sesso come mezzo di potere o di sottomissione.
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Scritto da
Francesca Canonico
Francesca Canonico