Paky: «Canto di me e della mia balbuzie, che con la musica va magicamente via»
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venerdì 24 febbraio 2017
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di Francesca Canonico
Da dove nasce tutto?
Era il 2010 e avevo 14 anni quando ho deciso che volevo trasformare la mia passione per la musica in qualcosa di più serio. Ho cominciato quindi a studiare, prima chitarra e poi canto, iniziando a esibirmi. La “svolta” c’è stata nel 2011 quando ho vinto il concorso “I colori dell'arte” organizzato a Sannicandro di Bari.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Che tipo di musica proponi?
Pop cantautoriale con varie influenze, come il raggae. I miei modelli sono cantautori come Gianluca Grignani e Fabrizio Moro, anche se onestamente ascolto di tutto, persino quell’heavy metal che è stato il mio primo amore.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Dal vivo ti accompagni solo alla chirarra acustica…
Sì non ho un gruppo e suono solo la mia inseparabile chitarra il cui stile sto cercando di perfezionare. E’ questo il motivo per cui mi sono iscritto al Conservatorio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E invece per quanto riguarda i testi?
Le canzoni parlano delle mie radici e della mia vita: sono molto personali. Nel singolo “Campagnolo” ad esempio cerco di far percepire gli odori, le sensazioni e le emozioni provate in campagna. Il brano parla infatti di mio padre, che è un contadino. Nel video si vede l’agro di Bitonto e l’uomo ripreso dalla telecamera è proprio il “mio vecchio” mentre lavora il terreno. Lo ho obbligato a partecipare ma alla fine si è divertito.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
A proposito di canzoni “personali”, nel brano “Parole a metà” affronti il problema della balbuzie…
Si, io sono balbuziente e nella canzone descrivo quanto faccia male assistere alle reazioni degli altri quando non riesci a esprimerti al meglio, quando il tuo viso si contrae per lo sforzo e chi hai di fronte si mette a ridere. Questo fa molto male. Però per fortuna io ho la mia musica: quando canto la balbuzie va via e le parole escono dalla mia bocca come per magia. Grazie alla musica posso parlare, posso comunicare.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nel video il singolo “Campagnolo” di Paky:
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Scritto da
Francesca Canonico
Francesca Canonico