Benvenuto Presidente! Bisio mattatore in un film sul dissesto politico italiano
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mercoledì 3 aprile 2013
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di Nicola De Mola
Giuseppe "Peppino" Garibaldi (Claudio Bisio) vive in un paesino di montagna e passa tranquillamente le sue giornate lavorando da precario in biblioteca e andando a pesca di trote con i suoi amici. Un giorno, a causa di un clamoroso e grottesco malinteso tra i rappresentanti delle maggiori forze politiche (Giuseppe Fiorello, Cesare Bocci e Massimo Popolizio), viene eletto per errore presidente della Repubblica.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Strappato alla sua routine, Peppino viene trasportato a Roma dai tre politici, convinti che in cambio di un prestigioso posto di lavoro, di una barca di soldi o di una notte con una qualsiasi soubrette l’uomo possa facilmente rinunciare al ruolo per il quale appare evidentemente inadeguato. Ma l’omonimo dell’Eroe dei due mondi spiazza tutti e, in occasione del discorso di dimissioni, decide di "rinunciare alla rinuncia" e di restare al suo posto di massima carica dello Stato.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Tra mille gaffe e un’assoluta incapacità di rispettare qualunque protocollo il nuovo presidente comincerà così a mettere a repentaglio la credibilità sua e quella dell’intero Paese. Questo nonostante l’aiuto dell’affascinante e inflessibile vice segretario generale Janis Clementi (Kasia Smutniak), della quale Garibaldi inevitabilmente si innamorerà.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il suo buonsenso, la sua incorruttibilità e alcuni gesti istintivi (come ospitare senzatetto al Quirinale, passare intere giornate in ospedale a giocare con i bambini malati o non firmare le leggi, perché non scritte in modo chiaro) lo porteranno, però, pian piano a una clamorosa popolarità.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nonostante la trama appaia in alcuni punti forse un po’ troppo confusionaria, il ritorno al cinema di Riccardo Milani dopo le regie televisive degli ultimi anni centra l’obiettivo di strappare al pubblico più di una risata.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Merito della bravura di un Claudio Bisio sempre più in grado, con la sua comicità "fisica", di reggere da solo le fila delle pellicole che interpreta, ma anche di una sorprendente Kasia Smutniak. Divertimento garantito, quindi, ma anche qualche spunto di riflessione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
"Benvenuto Presidente!" fa capire innanzitutto come basti veramente poco (l'assoluta normalità e l'umanità di un uomo qualunque divenuto presidente per caso) per far breccia nel cuore di un'Italia ormai totalmente disillusa.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma lascia anche lo spettatore con un interrogativo, che probabilmente rende il film un po’ più profondo rispetto ad altre commedie sulla politica: è solo la "casta" la responsabile o siamo tutti un po' complici del dissesto del nostro Paese?
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Scritto da
Nicola De Mola
Nicola De Mola